Continua l’iniziativa culturale del Museo eoliano dell’emigrazione presso il Comune di Malfa (Salina) .
Il museo, che da oltre venti anni rende fruibili al pubblico reperti, documenti e testimonianze della grande emigrazione eoliana dei secoli scorsi, da quest’anno ospita anche opere e creazioni di artisti contemporanei. Questi artisti sono infatti stati scelti perché tramite il filtro della loro visione creativa hanno voluto affrontare un tema come quello dell’emigrazione, a volte presentato spoglio della propria forza e drammaticità, quasi che la memoria storica del nostro Paese, antica terra di emigranti, fosse inghiottita dall’oblio. Così non è (del tutto).
In questo contesto proprio le isole Eolie, che ancora oggi sono crocevia di provenienze diverse, questo fenomeno l’hanno conosciuto in modo particolarmente imponente, rappresentando per questo un’ancora di memorie e testimonianze.
Tra queste opere sarà esposta l’installazione di Ambra Mirabito, che simbolicamente racconta così l’emigrazione delle donne eoliane nel mondo:
“L’arte del ricamo appartiene alla mia famiglia da generazioni ed è molto più che una semplice attività femminile, è una forma di scrittura, un modo per conservare e tramandare ogni evento familiare. L’ago è una penna, utilizza fili colorati come inchiostro, i ricami che impreziosiscono i corredi delle spose sono memorie tristi o felici, o aneddoti divertenti, sono storie di vita vissuta. Il baule dei ricordi, dove si ripone il corredo, è quindi il custode della dimensione più intima e segreta delle donne, il luogo dove riposano, in attesa di essere svelate, le Trame di Famiglia”.
Quest’esperienza sarà disponibile fino al 15 settembre nella cornice del nuovo spazio museale denominato “sala del Contemporaneo”, inaugurato quest’anno proprio per tale occasione.
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