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domenica 5 aprile 2009

Facciamo ognuno di noi la nostra parte di CHRISTIAN DEL BONO

Una lettera, sul delicato tema dei trasporti marittimi, è stata inviata dal presidente della Federalberghi delle Eolie Christian Del Bono ai Sindaci e ai Consiglieri comunali di tutti i comuni delle isole minori siciliane, ai Presidenti di circoscrizione, al Presidente del Comitato Difesa Collegamenti Marittimi delle Isole Eolie, Giuseppe Merenda e Presidente Comitato Trasporti di Stromboli, Claudio Utano e per conoscenza ai presidenti delle varie associazioni eoliane.
FACCIAMO OGNUNO DI NOI LA NOSTRA PARTE
Apprendiamo dagli organi di stampa delle dichiarazioni del commissario ai Trasporti Antonio Tajani che chiarisce, qualora fosse ancora necessario, che l’UE con la decisione di privatizzare la Tirrenia, presa dal Governo Italiano, non c’entra nulla.
Assistiamo allibiti alle affermazioni dell’alto dirigente dell Ministero ai Trasporti, Dott. Pujia che, in una riunione ufficiale, alla presenza del Presidente dell’U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M., Antonino Nobile, avrebbe “confessato”: per la scelta di privatizzare premono essenzialmente gli Armatori Privati Italiani.
Prendiamo atto delle ultime dichiarazioni del segretario generale della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia, che lamenta il rifiuto da parte del Ministero ad aprire un tavolo di confronto con i sindacati.
Ascoltiamo le dichiarazioni dei dirigenti di assessorato e ministero secondo le quali mancherebbero ancora addirittura i fondi per garantire i collegamenti per il 2009. Non abbiamo alcun tipo di rassicurazione né dai primi né dai secondi circa il contenuto e le modalità di stipula delle nuove convenzioni che definiranno i nostri collegamenti.
Abbiamo potuto constatare come l’interlocuzione diretta col Ministro Matteoli si sia rivelata scarsamente produttiva, anche a causa dell’assenza di un’azione di supporto adeguata da parte della Regione Sicilia. Ottima la trovata dei tavoli tecnici ministeriali: da una parte tengono buoni i sindaci e le popolazioni, dall’altra ti consentono di guadagnare tempo per continuare indisturbato sulla strada della privatizzazione.
Poi, il 13 marzo, in sordina, è arrivato il decreto del Presidente del Consiglio, attraverso il quale si è dato il via ufficiale alla privatizzazione della Tirrenia. Un processo che da qui a meno di 5 anni potrebbe, tra l’altro, portarci ad avere un unico vettore privato che gestisce i collegamenti marittimi della Sicilia.
Dal decreto, oltre a quanto sopra, un’interrogazione parlamentare (On. Di Pietro), una dichiarazione dell’On. Filippi e un convegno a Lipari che non ha prodotto quanto sommessamente auspicavo nei miei appelli ai sindaci delle isole minori del 12 e del 17 marzo: “risposte chiare e concrete a definizione di quel percorso che tutti auspicano possa condurci ad ottenere e mantenere un sistema di collegamenti efficiente e sicuro per gli anni a venire”.
Ma che fine ha fatto la Regione Siciliana? Perché l’Assessore Bufardeci non da seguito alle sue stesse dichiarazioni, allorquando sembrava volesse opporsi alla prima richiesta di tagli giunta in febbraio da parte del Ministero? Perché i Presidenti delle Commissioni Trasporti e Attività produttive non ci convocano più a Palermo? Sono forse stati raggiunti gli obiettivi degli ordini del giorno che essi stessi hanno discusso e recepito alla presenza dei Sindaci? Come pensa il Presidente Lombardo di dare seguito alle dichiarazioni di acquisizione di Siremar e Tirrenia?
Sinceramente, ritengo che la patata bollente sia ancora nelle mani dei Sindaci. Nessuno meglio di loro è nella posizione di potersi e doversi fare carico di inchiodare la Regione Siciliana affinché questa ottenga dal Governo centrale espresse garanzie su:
1. le somme residue per assicurare i collegamenti per l’anno 2009;
2. la partecipazione attiva – da parte degli attori locali - ai tavoli tecnici sui quali saranno redatte le nuove convezioni.
2. il mantenimento dei livelli dei servizio di collegamento degli anni precedenti.
3. l’inizio di un confronto per la redazione di uno studio che ridisegni il nostro sistema trasporti del futuro.
Vogliamo davvero rimanere tutti a guardare, in attesa che venga pubblicato un bando di gara scritto da chi nelle isole della Sicilia non c’è mai venuto se non, forse, in vacanza?
Cordiali saluti
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE