Il "118" si blocca ancora. Questa volta il servizio è stato infatti sospeso per un " fermo tecnico" ma la notizia è stata ufficialmente comunicata al distretto eoliano dell'Ausl 5 soltanto intorno alle 10,30. Fortunatamente non è accaduto nulla di grave anche se un soccorso è stato effettuato direttamente da un cittadino che, in campagna, ha prelevato un uomo colto da malore e lo ha trasferito con la propria autovettura al pronto soccorso. Un'altra chiamata d'emergenza, poco dopo, è stata invece gestita direttamente dal pronto soccorso dell'Ospedale che ha messo in allerta gli autisti in servizio tra le proteste dei vertici aziendali per l'ennesimo disservizio del "118". Disservizio causato, secondo quanto dichiarato dal responsabile della centrale operativa di Messina, dott. Bernardo Alagna, dalla messa in malattia di sei dipendenti ai quali si deve aggiungere, un altro dipendente infortunato da tempo.
Poiché non è la prima volta che accadono fatti del genere, spesso dettati, secondo indiscrezioni, dai disagi per gli operatori non residenti a prestare il proprio lavoro a Lipari, urgono provvedimenti perché, come si dice, «con la salute non si scherza». Occorre stabilire, una volta per tutte, se anche in un'isola si può contare o meno sull'efficienza di un servizio indispensabile, pagato dai contribuenti. Il servizio, comunque, è tornato alla normalità dalle 23. Frattanto si registra una buona notizia, comunicata dallo stesso Alagna. «Abbiamo risolto – ha detto il responsabile delle centrale operativa di Messina – il problema della mancanza di ambulanze e del personale abilitato per i soccorsi nelle isole di Filicudi, Vulcano e Panarea. Il servizio sarà gestito, in convenzione, dalla Croce Rossa Italiana attraverso i propri volontari, anche isolani. Le postazioni saranno istituite a breve. Di conseguenza non dovrebbero verificarsi più "soccorsi vergogna" con motoapi o furgoni.