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giovedì 30 giugno 2011

Cittadinanzattiva su ticket sanitari: una misura iniqua e non risolutiva

Siamo in linea generale contrari all'introduzione del ticket sanitario, è una misura odiosa perché colpisce le persone che hanno un problema di salute ed è iniqua. Sarebbe preferibile usare la fiscalità generale per rendere più equo il sistema”, queste le dichiarazioni di Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva sulle misure previste nella Manovra del Governo.Eravamo contrari a questa ipotesi già nel 2007”, ha aggiunto Moccia, “lo siamo ancor di più oggi dopo quanto è avvenuto in questi anni e che si prevede per il futuro: tagli alle risorse, blocco del turn over, piani di rientro con relative misure, forte riduzione dei posti letto, solo per fare alcuni esempi di provvedimenti che hanno avuto e avranno sempre di più un impatto sui cittadini.In particolare, l'ipotesi relativa ai ticket sui pronto soccorso ci inquieta, perché è proprio lì che si leggono alcuni degli effetti di quanto avvenuto negli ultimi anni: spesso affollati e sotto organico, si trovano da tempo a dover rispondere di un vuoto, fuori dall'ospedale, di servizi alternativi a cui rivolgersi ad esempio nelle ore notturne o nei giorni festivi. L'introduzione del ticket sui pronto soccorso non risolverà il problema degli accessi impropri, è semplicemente un modo per fare cassa subito. Ci auspichiamo che, al di là dei ticket, si dia effettività al disegno che prevede il potenziamento dell'assistenza territoriale sulle 24 ore”.

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