L'assessore regionale per l'Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, ha scritto al ministro Maria Stella Gelmini, chiedendole di restituire, in organico di adeguamento per l'anno scolastico 2011/2012, una quota delle decurtazioni attuate in organico di diritto, che secondo stime obiettive dovrebbe attestarsi su almeno 500 posti di personale docente e 200 posti di personale ausiliario, amministrativo e tecnico.
Centorrino, in particolare, ha sottolineato che "pur ben sapendo quanto sia difficile attuare la politica di contenimento della spesa pubblica e il ritorno a piu' virtuosi percorsi di amministrazione, ho voluto verificare piu' da vicino il fondamento delle pressanti richieste ricevute. Tra la molteplicita' di dati, due mi hanno particolarmente colpito: l'indice regionale di affollamento delle classi, attestato su una media regionale di circa 22 alunni per classe e l'inquietante ripresa della crescita della dispersione scolastica nei settori formativi di base ovvero scuola primaria e secondaria di primo grado".
"Il primo dei due dati - ha sottolineato l'assessore - allineato alla media nazionale, risulta preoccupante in quanto, trattandosi di un dato medio e considerata la precarieta' dell'edilizia scolastica regionale, darebbe ragione alle critiche di particolari sovraffollamenti, soprattutto in istituzioni scolastiche dalle insicure condizioni edilizie, con le conseguenti preoccupazioni per la sicurezza di quanti - alunni e personale scolastico - operano in quelle strutture. Una consistenza di alunni per classe, coerente con la media nazionale, rende assai difficile giustificare una ulteriore decurtazione di organico disposta anche per l'anno scolastico prossimo, che penalizza la nostra regione di ben 2534 posti di personale docente e di 1585 posti di personale ATA".
"L'altro dato - ha continuato Centorrino - relativo alla ripresa dell'aumento della dispersione scolastica nella scuola primaria e secondaria di primo grado e' un campanello di allarme che non puo', in nessun modo, essere trascurato e che pretende, anzi, interventi urgenti di efficace contrasto. A tal fine e' utile sottolineare l'alto costo sociale rappresentato da tutti quegli alunni che, gia' in tenera eta', abbandonano il circuito formativo obbligatorio; essi costituiscono terreno fertile per probabili proposte criminose o comunque devianze sociali. Occorre, allora, fare ricorso ad ogni possibile strategia di miglioramento dell'offerta formativa, soprattutto di base, per rispondere in modo congruo alle esigenze di questa fascia particolarmente debole di alunni, offrendo loro, innanzitutto, piu' favorevoli condizioni di accoglienza nelle aule scolastiche e proposte educative piu' allettanti".
L'assessorato regionale dell'Istruzione e della formazione professionale, ha gia' elaborato strategie di intervento, alcune delle quali formalizzate con il locale Ufficio scolastico regionale, soprattutto in tema di processi formativi di istruzione e formazione professionale. Altri piani di intervento sull'allargamento dell'offerta formativa sono in via di elaborazione, con un impegno non indifferente di risorse finanziarie, tratte in parte dai finanziamenti del Fondo sociale europeo ed in parte da fondi propri della Regione, per l'attivazione gia' nel prossimo anno scolastico. Altri interventi, infine, sono rivolti ad una razionalizzazione della rete scolastica (e conseguentemente ad una razionalizzazione della spesa) che verra' attivata necessariamente con l'inizio dell'anno scolastico 2012-2013
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