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venerdì 1 luglio 2011

Tirrenia, l'affare si chiude ad agosto

La Tirrenia non sarà nelle mani della Compagnia Italiana di Navigazione prima del 5 agosto. Slitta a questa data la fine del processo di privatizzazione della compagnia di bandiera. Interrogato dalla commissione trasporti del Senato, il commissario straordinario Tirrenia Giancarlo D’Andrea ha reso noto quali saranno gli sviluppi prossimi di questo difficile processo di acquisizione. Un cammino che non ha mai perso lo spettro del fallimento che, come dichiara D’Andrea, è «da evitare». «Per firmare il contratto – spiega il commissario - abbiamo ancora qualche giorno, ma sono ottimista e comunque siamo garantiti dalla fideiussione versata dagli armatori privati. Se si dovesse ritirare, incasseremo subito venti milioni». Magra consolazione visto che a quel punto il fallimento sarebbe inevitabile. Su questo difficile iter pesa anche l’indagine dell’Antitrust europea avviata sulle tre società che compongono insieme la Cin. Il loro valore complessivo, infatti, supera il tetto dei cinque miliardi.
E sul recente ingresso della Regione Sardegna nella gestione dei traffici dell’isola D’Andrea ha commentato: «E’ un problema che non abbiamo ancora affrontato. Con la Regione ci sono stati contatti, ma non ci è stato mai chiesto ufficialmente il trasferimento delle navi».
L’indebitamento di Tirrenia, precisa infine il commissario, «in base all’ammissione al passivo delle insinuazioni tempestive e tardive, è pari a 550 milioni tra credito privilegiato (circa 40%) e chirografo: per gli elementi a nostra disposizione c’è una notevole possibilità di far fronte a tale indebitamento».

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