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giovedì 30 giugno 2011

Legambiente. Siti Unesco siciliani a rischio

Gazzetta del Sud
«Tutti i siti culturali e naturalistici siciliani dichiarati dall'Unesco "Patrimonio dell'Umanità" sono afflitti da situazioni critiche, più o meno gravi, che ne mettono a repentaglio il futuro».
Lo sostiene Legambiente che non a caso ha scelto per questa sua denuncia il giorno in cui l'Unesco ha proclamato altre decine di siti "Patrimonio dell'Umanità".
Ieri mattina nella Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, Gianfranco Zanna, responsabile Beni culturali di Legambiente Sicilia, Mimmo Fontana, presidente regionale Legambiente Sicilia, e il Circolo Legambiente di Piazza Armerina hanno presentato il dossier «Unesco alla siciliana, i siti in sofferenza della bella Sicilia». Presente Guido Meli, direttore del Parco archeologico Villa del Casale.
«L'assalto portato avanti dai vandali, vecchi e nuovi, - afferma Legambiente – è su più fronti, con diversi strumenti e modalità: dall'abusivismo edilizio della Valle dei Templi di Agrigento alle scellerate lottizzazioni di Vulcano e Lipari, due delle Isole Eolie; dall'individuazione nel Prg di nuove zone di edilizia per costruire altri palazzi nell'area archeologica di Siracusa all'assalto speculativo per cancellare il paesaggio del Val di Noto, fino all'abbandono in cui si trova una delle più suggestive ed emozionati tra le nostre tradizioni: l'Opera dei Pupi".

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