(di Gianfranco Guarino) Questa mattina, svegliato dalle ruspe al lavoro per pulire la Marina Garibaldi, di fronte all'ennesima discussione da bar, relativa alla difesa del litorale, desidero portare a conoscenza tutti, che il litorale di Canneto è in questo stato solo per scelte precise dell'Amministrazione Comunale, il resto solo chiacchiere e depistaggi da clima elettorale.
Qualche anno fa le somme a disposizione per per aiutare la frazione di Acquacalda, non erano sufficienti, per cui si chiese ai ministeri competenti di poter destinare i fondi in ogni caso già destinati ed in possesso del Comune ma destinati ad altre località, fossero utilizzati interamente per Acquacalda.
Oggi ci ritroviamo nella stessa condizione in quanto circa 8 milioni di euro destinati alla difesa dei litorali, giacciono fermi nella casse comunali (patto di stabilità), di cui qualche milione è destinato per Vulcano Porto e Panarea, ma per Canneto stranamente non è stato destinato nemmeno un euro (avevo già contestato pubblicamente le scelte diciamo fatte dal ministro Prestigiacomo).
Attualmente per Canneto vi sono circa 750.000,00 euro, figli del primo finanziamento simile ad Acquacalda.
Allora perché non seguire il percorso fatto per Acquacalda (purtroppo dai noti risvolti), vista l'emergenza continua, e il salasso per le casse comunali?
Semplicemente perché non lo si vuole fare!!!!!!!!!!
Allora si inventano finanziamenti futuri, diatribe progettuali, impossibilità apparenti, e tutto quanto possa fare brodo.
Certo, immagino che una parte sia stata già spesa per la fase progettuale, ma il resto sicuramente è disponibile.
Se poi le somme a disposizione si trasferiscono alla protezione civile, magari riusciamo a non intaccare il patto di stabilità.
Sono certo, che basti sedersi e discutere con i ministeri interessati, poiché in ogni caso le somme sono già nelle casse del Comune di Lipari, per cui non si richiedono ulteriori finanziamenti, ma un utilizzo dettato dagli eventi, perché dovrebbero dire di no?
Per chiarezza le somme destinate all'arredo urbano non fanno parte dei finanziamenti sopracitati.
Gianfranco Guarino
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