Trovo vergognoso i tentativi da parte dell’Asp di Messina e dello stesso Assessorato alla Salute della Regione Siciliana di vantare il sistema di mobilitazione con trasporto in eliambulanza che a loro dire “ha permesso di salvare la vita della signora G.V.” ma non quella del nascituro.
Abbiate il pudore di tacere visto che, se all’Ospedale non si è potuti intervenire immediatamente e chirurgicamente, le responsabilità sono probabilmente vostre.
In presenza di due ginecologi e di un anestesista è assurdo che non si sia proceduto con un intervento chirurgico che forse avrebbe potuto salvare la vita del bambino e avrebbe evitato di mettere probabilmente a repentaglio quella della madre.
Ritengo, pertanto, sconcertante affermare che in un ospedale “gli strumenti anestesiologici della sala operatoria non funzionassero”. Questo, quindi, significa che nel nostro ospedale non esistono dei macchinari di riserva per eseguire delle anestesie in ogni momento? Cosa succederebbe allora se questo unico macchinario si rompesse durante e nel pieno di un intervento chirurgico? Onestamente, trovo alquanto difficile individuare in questo la reale motivazione del mancato intervento da parte dei medici dell’ospedale eoliano nell’eseguire un cesareo d’urgenza.
Com’è altrettanto imbarazzante leggere che nel nostro ospedale manchi il servizio immunotrasfusionale sapendo che proprio attraverso la sezione locale dell’AVIS vengono donate ogni anno centinaia di sacche di sangue e che le stesse dovrebbero servire in ogni momento anche per l’ospedale eoliano.
Non vorrei, quindi, che siano stati altri i motivi per i quali non si è proceduto ad intervenire immediatamente. Motivi che il sottoscritto disconosce ma che non vorrebbe che in futuro vengano individuati nella non-professionalità di qualche addetto ai lavori.
Ricordo che lo scorso 18 febbraio ho presentato personalmente un esposto alla Procura nel quale individuavo delle irregolarità nel servizio di ginecologia e ostetricia. E’ noto a tutti, infatti, come già da qualche anno questo servizio volutamente o meno non funzioni più come prima tanto da ridurre progressivamente il numero dei parti da 130 a 15. Addirittura a non eseguirne più dallo scorso mese di settembre.
Siete stati voi, Dirigenti dell’Asp e Politici regionali, ad avere smantellato progressivamente il nostro punto nascita rendendolo nei fatti “inadeguato”.
Voi, che avete millantato che si sarebbe garantito l’intervento, anche chirurgico, in ogni momento almeno nei casi di emergenza ed urgenza. Purtroppo, l’8 marzo scorso siete stati smentiti sulla pelle di un neonato della nostra comunità.
Ripeto, abbiate per lo meno il pudore di tacere, invece di affrettarvi a fare comunicati per giustificare quello che non è più probabilmente giustificabile.
Se il nostro punto nascita è diventato “inadeguato” non è certamente colpa degli eoliani che protestano ma di chi lo ha volutamente, forse, ridotto così.
Nell’auspicare che la Procura della Repubblica agisca immediatamente per ricercare eventuali responsabilità, così come da me richiesto già lo scorso 18 febbraio, proporrò alla Commissione Speciale Sanità che presiedo di richiedere al Ministro della Salute dott. Balduzzi di inviare una Commissione d’indagine per accertare e valutare l’operato dell’Asp 5 di Messina e delle stesso Assessorato della Salute della Regione Siciliana negli ultimi mesi e alla luce di quanto accaduto lo scorso 8 marzo.
Dott. Giacomo Biviano
(Presidente della Commissione Speciale sulla Sanità)
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