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sabato 10 marzo 2012

Decesso del feto a Lipari. Perplessità sul comunicato dell'ASP


Comunicato stampa.
 Nel corso di un’assemblea popolare spontanea tenuta ieri pomeriggio a seguito del gravissimo episodio verificatosi ieri 8 marzo che si è tragicamente concluso con il decesso di un nascituro presso l’Ospedale di Lipari, i sottoscritti cittadini, con riferimento al comunicato diffuso con sospetto tempismo dalla Regione Siciliana, avanzano dubbi sulle affermazioni in esso contenute e qui di seguito riportate:
 “il servizio elisoccorso della centrale operativa di Messina del 118 ha permesso di salvare la vita di una donna alla 32esima settimana di gravidanza che aveva avuto un prematuro distacco della placenta
 la paziente è entrata in ospedale intorno alle ore 18; l’elicottero del 118 è stato richiesto prima delle 18.31 ma è arrivato soltanto alle ore 20 circa;
 “quando dopo alcuni minuti è stato accertato che non c’era più battito fetale sono scattate le modalità assistenziali per soccorrere la madre
 da informazioni assunte, sembra che già alle 18.31 fosse stato constatato il decesso del nascituro ma che, sempre da informazioni assunte, l’elicottero sia partito da Lipari alla volta dell’Ospedale di Patti, dove è in funzione un servizio di terapia intensiva neonatale, e solo in seguito dirottato all’Ospedale Papardo di Messina;
 “il trasferimento si è reso necessario perché per la particolare patologia ostetrica la donna non poteva essere assistita presso il nosocomio di Lipari bensì in un ospedale di livello superiore
 il trasferimento non si è reso necessario solo per la particolare patologia della paziente, ma perché la sala operatoria era dichiarata inagibile – e lo è tutt’ora – in via ufficiale già dal giorno 7 marzo.
 Questo tragico episodio dimostra – ancora una volta – che non si può relegare la soluzione delle emergenze sanitarie della nostra comunità al solo trasferimento con elicottero. Questo tragico episodio dimostra che il Piano Sanitario Regionale è assolutamente inadeguato alle esigenze delle realtà delle Isole Eolie.
 Nei prossimi giorni si organizzeranno iniziative di mobilitazione e protesta popolare, per non lasciare che questo tragico episodio scivoli nel silenzio, insieme al diritto alla salute negato ai cittadini delle Isole Eolie
 seguono 45 firme

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