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domenica 16 settembre 2012

Controcorrente (di Luca Chiofalo)

Sono sempre, antipaticamente, controcorrente...
Fermo il rispetto più profondo per le difficoltà di chi ha subito dei danni e aldilà della necessità di alzare il "tono" del lamento per ricevere maggiori fondi pubblici per la "calamità" che ha colpito Lipari, è il caso di parlare di "isola in ginocchio" o di accostare i fatti di ieri alle alluvioni, davvero catastrofiche, che hanno causato morti in altre parti d'Italia?
Certamente quanto accaduto è eccezionale per Lipari, ma non ci deve far perdere la misura delle parole ed il controllo delle reazioni.
Qualche volta certi esagerati sensazionalismi risultano dannosi (la stagione turistica non è finita) ed alimentano la patologica "ossessione della congiura" ai danni delle Eolie, ormai perpetrata, secondo una corrente di pensiero maggioritaria, anche dagli organi di stampa che non darebbero il giusto risalto al fatto accaduto.
La nostra capacità di dimensionare le "sventure" è tarata sui fenomeni che riguardano il nostro piccolo e sereno mondo isolano, dunque relativa ed inevitabilmente tendente all'esagerazione.
A ben guardare i fatti non ci sono state vittime ed i danni materiali (tranne qualche sfortunato privato a cui va la mia solidarietà) non sono certo da apocalisse.
In ultimo, prima di invocare, stizziti, aiuto e attenzione esterni, teniamo bene a mente che molti dei danni subiti ieri hanno come causa la (nostra) scellerata gestione del territorio.

N.B. Chiaramente spero, come tutti, si riescano ad ottenere fondi quantitativamente significativi per le difficoltà di chi ha subito danni, ma auspico vivamente che si trovino risorse da destinare alla messa in sicurezza del territorio.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

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