Comunicato stampa
Un
ringraziamento sentito, innanzitutto, va all’Amministrazione comunale, alle
forze dell’ordine tutte e ai tanti volontari che si sono adoperati egregiamente
per la gestione dell’emergenza a seguito del nubifragio che ieri, 15 settembre,
si è abbattuto su Lipari. Questo evento deve però far riflettere sulla
necessità di intraprendere una nuova politica “del territorio”; l’efficienza
dimostrata nella soluzione dei problemi, infatti, non può da sola scongiurare
il rischio che nuovi e più gravi eventi si riflettano negativamente sulle
condizioni di vivibilità dei nostri centri abitati. Il problema è infatti,
letteralmente, a monte: valloni utilizzati da anni come discariche abusive e
mai ripuliti diventano, a valle, strade intasate da fango e detriti di ogni
genere. Se, come è prevedibile, verrà dichiarato lo stato di calamità naturale,
è necessario impiegare fattivamente ogni risorsa disponibile per risolvere
definitivamente il perdurante stato di abbandono degli alvei torrentizi e per
affrontrare, seriamente, il problema della messa in sicurezza del territorio,
come dichiarato d’altronde dal nostro candidato alla presidenza della Regione
Siciliana Claudio Fava. Per questo, auspichiamo che la prevenzione del dissesto
idrogeologico diventi prioritaria in quanto grande opera pubblica portatrice
non solo di sicurezza, ma anche di opportunità occupazionale. In proposito, le
ditte locali del settore edile, che oggi affrontano un momento di profonda
crisi, devono essere coinvolte negli interventi da attuare in maniera paritaria
e, possibilmente, con un’equa rotazione degli incarichi affidati; le forze
aggiuntive di lavoratori impiegate allo stesso scopo devono essere selezionate
non arbitrariamente, ma tenendo conto delle liste di collocamento esistenti, in
modo che il lavoro non diventi un favore ma un diritto per tutti; la
pianificazione degli interventi più opportuni e urgenti sarebbe infine
possibile acquisendo professionalità supplementari, anche mediante consulenze
reali, e non fittizie, che permettano un riesame dell’assetto
geologico-ambientale del territorio eoliano.
Altrettanto
importante è che si intraprendano scelte coraggiose a favore del suo recupero e
della sua valorizzazione, piuttosto che trastullarsi con idee obsolete e un po’
balzane, come quelle che circolano con insistenza a ridosso di competizioni
elettorali: un’aviopista – come quella bocciata dal PRG – avrebbe comportato un
dissesto idrogeologico ulteriore a fronte di presunte possibilità di “sviluppo”
davvero risibili. Al pari, sono commoventi le intransigenti prese di posizione
da parte di esponenti politici che si indignano per la scarsa attenzione
mediatica: farebbero meglio, questi signori, a interrogarsi su quanto non hanno
saputo o voluto fare in tanti anni di comoda e inconsistente presenza al
governo regionale e nazionale.
La
Sinistra
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.