A Lipari,
ad ogni evento piovoso, anche di modeste entità, si verificano tracimazioni di materiale
pomicifero sulla strada provinciale 180, zona Porticello e piena zona abitata
di Acquacalda, come testimoniano le foto diffuse dagli organi di stampa.
I detriti
invadono le sedi stradali, già fortemente dissestate ed approssimativamente
rappezzate, rendendole sempre più pericolose.
A poco valgono gli interventi, non sempre
tempestivi, con mezzi meccanici o manuali, poiché il materiale viene rimosso
dalla sede stradale per essere ammonticchiato ai bordi della stessa. Riteniamo
che ciò comporti solo un continuo ed inutile gravame per i già disastrati
bilanci pubblici.
Il
problema resta del tutto irrisolto poiché non si rimuove la causa del fenomeno
che costituisce solo la punta di un mostruoso iceberg: un suolo estremamente
friabile, ferito a morte, privo di ogni manutenzione.
Chiediamo pertanto che gli organi competenti
intervengano con la massima sollecitudine perché il disastro
idrogeologico, da anni denunciato e
sotto gli occhi di tutti, non provochi ulteriori danni ad un territorio
profondamente (nel letterale senso della parola) compromesso e agli abitanti
che in questa zona vivono e lavorano.
Sottolineiamo che, da oltre 6 anni, tutto il costone in questione è stato oggetto
di ispezioni, rilevamenti, studi, il risultato dei quali non è mai stato
portato a conoscenza dei veri interessati, cioè gli abitanti del luogo.
Peraltro, nel 2008, il Ministero
dell'Ambiente stanziava 900mila euro per interventi urgenti, ma, ad oggi, né il
Comune né la Procura della Repubblica sono stati in grado di fornirci risposte sul
se e come sono stati spesi.
Ci sembra pertanto ben fondata la nostra
preoccupazione, la nostra indignazione, la nostra richiesta di un immediato e
definitivo intervento di chi è preposto alla soluzione di tali problemi.
Attendiamo pronta risposta.
E.
Mottola (Presidente Comitato C.A.S.T.A.)
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