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lunedì 16 settembre 2013

Nebrodi e Milazzo programmano visite di turisti "mordi e fuggi". di Aldo Natoli

Il Presidente Andreotti soleva affermare che " a pensare male si fa peccato, ma spesso si azzecca". 
Più volte mi sono permesso affermare che vi è un progetto politico ed economico per far diventare le Isole Eolie una  "risorsa" per altre località turistiche. Ed ho sempre contestato le iniziative tendenti ad aggregare le nostre isole con altre realtà turistiche ritenendo che il nostro territorio abbia tutte le prerogative per essere una stazione turistica di primo piano nel Bacino del Mediterraneo, naturalmente a condizione che si provveda immediatamente a compiere delle scelte sull'organizzazione del territorio, dei servizi e dell'accoglienza. In poche parole a programmare lo sviluppo turistico e quindi il nostro futuro, soprattutto dei giovani. 
Ho appreso, sempre dal "Giornale di Sicilia", che è stato siglato un accordo tra l'Assessore al Turismo della Regione Siciliana, Michela Stancheris, il vicepresidente dell'associazione " Strada dei Sapori", il commissario straordinario del Parco dei Nebrodi, il presidente del Consorzio Turistico milazzese ed il direttore dell'Ente Parco "Nebrodi Outdoor". Scopo dell'accordo è quello di unire tra loro diversi territori a grande valenza turistica e naturalistica utilizzando la posizione centrale di Milazzo, collegata alle Eolie, per offrire pacchetti di visita.
"Un accordo finalizzato alla promozione di un sistema turistico di eccellenza" ha commentato l'Assessore Stancheris. Quindi la Regione Sicilia auspica perle Isole Eolie un turismo "mordi e fuggi". Probabilmente non a caso è stata  sponsorizzata a Lipari la presenza del Tour Operators americano che noleggia auto per i tour dei turisti in Sicilia. All'incontro palermitano erano assenti i rappresentanti dei quattro Comuni eoliani, evidentemente non invitati e sicuramente all'oscuro di tutto. 
Ritengo però che l'iniziativa avallata dall'Assessorato al Turismo non possa essere da loro ignorata per i danni che comporta al nostro comprensorio turistico. Sempre che non debba prevalere la politica di "addatta e chianci"
Aldo Natoli

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