La campagna Archeoeolie 2013 si è
conclusa con successo sia dal punto di vista dei risultati conseguiti
sia per l'ottimo livello didattico raggiunto. Com'è noto, infatti,
la campagna si è articolata in attività di scavo archeologico
subacqueo al mattino e lezioni teoriche al pomeriggio per un gruppo
di studenti ed appassionati che hanno aderito al progetto di scavo.
Lo scavo ha consentito di chiarire la consistenza delle strutture
portuali già a suo tempo individuate al centro dell'odierna area
portuale di Sottomonastero. E' stata messa in luce una vasta porzione
di una struttura costruita in opera cementizia di epoca romana
bordata da lastre regolari da identificare probabilmente con un molo.
Su questa struttura si trovano alcune basi di colonne che lo scavo di
quest'anno ci ha permesso di capire che furono posizionate in un
secondo momento, sempre in epoca romana, probabilmente per alzare il
livello della banchina portuale. L''abbassamento progressivo
dell'area, per effetto del bradisismo negativo, rese, infatti,
impraticabile il molo perchè il mare l'andava velocemente
ricoprendo. Per innalzare il livello del molo si usarono, pertanto,
le basi di colonne probabilmente recuperate da un edificio templare
che si trovava nelle vicinanze. E', tuttavia, probabile che alcune di
queste basi furono posizionate per reggere un vero e propri portico.
Ma per essere sicuri bisognerà aspettare le prossime campagne di
ricerca.
Oggi le strutture descritte sono
coperte da più di un metro di detriti alluvionali provenienti dagli
apporti del torrente Santa Lucia che sbocca proprio di fronte l'area
archeologia in questione.
Della vasta area portuale romana
sommersa si è messa in luce una minima porzione. Nelle prossime
campagne Archeoelie, che speriamo di realizzare con cadenza annuale,
amplieremo l'area di scavo per definire e conoscere le
caratteristiche precise della struttura portuale romana identificata.
A breve vi sarà un'ulteriore campagna
di ricerche, sia strumentali con sonar a scansione laterale e
sub-bottom profiler (penetratore di sedimenti) che con saggi di
scavo, che sarà mirata a verificare l'esistenza di eventuali
strutture antiche nell'area del nuovo tracciato del molo che andrà
costruito in prosecuzione di quello in ferro già a suo tempo
costruito.
E' intenzione della Soprintendenza del
Mare lavorare rapidamente per definire la conoscenza dell'area
portuale di Sottomonastero al fine di rendere possibile la
realizzazione del progetto di ampliamento dell'area portuale odierna.
Siamo convinti che troveremo la soluzione per fare convivere i resti
del porto antico romano con il moderno porto di Sottomonastero con
soluzioni che porteranno anche alla valorizzazione delle strutture
antiche mediante la visita subacquea diretta in un'area confinata o
in visione remota con telecamere o, infine, permettendo la visione
diretta delle strutture da ambienti asciutti subacquei finestrati.
La campagna archeoeolie è stata
realizzata dalla Soprintendenza del Mare in collaborazione con le
Università di Sassari, Suor Orsola Benincasa e di Messina, con
l'Ibam del CNR di Catania, con il Parco Archeologico delle Eolie e la
Soprintendenza per i BB CC AA di Messina. E' stato essenziale il
supporto del Nucleo Subacquei della Guardia Costiera. Fondamentale è
stato il supporto della Capitaneria di Porto e del Comune di Lipari.
Alilauro hanno fornito gratuitamente i biglietti per raggiungere le
Eolie da Milazzo e Napoli ai partecipanti alla campagna Archeoeolie.
Di grande aiuto sono stati i diving club di Lipari La Gorgonia di
Pino Vadalà e di Vulcano di Tony Scontrino. Pippo Arena con la sua
barca appoggio è stato di grande aiuto nell'esecuzione dei lavori di
sorbvonatura. Federalberghi di Lipari e la pro-loco isole Eolie hanno
contribuito sensibilmente alla buona riuscita della campagna.
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