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giovedì 19 settembre 2013

ARS. Stop all'aumento dei canoni demaniali Approvata la mozione del M5S

Stop al decreto che aumenta del seicento per cento i canoni per la concessione del demanio marittimo. E' stata approvata all'unanimità all'Ars la mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle, primo firmatario Giancarlo Cancelleri, che mira ad evitare il tracollo di un settore già in difficoltà. “Se il provvedimento non fosse stato stoppato – dice Cancelleri – ci sarebbe stata la moria dei lidi. Io scapperei se il mio padrone di casa mi prospettasse un aumento del seicento per cento del canone di locazione e infatti 20 su 25 imprese del settore si erano dette pronte a chiudere se l'aumento prospettato fosse divenuto operativo”.
Il provvedimento governativo, secondo quanto scritto nella mozione, rischiava di cancellare centinaia di micro e piccole aziende e posti di lavoro, spazzando via un’offerta turistica di qualità che non riguarda solo stabilimenti balneari, ma anche alberghi, ristoranti, campeggi, e tante altre realtà imprenditoriali. E tutto ciò ingiustamente. Secondo una tabella riportata nell'atto, infatti, i canoni applicati in Sicilia sono perfettamente in linea con quelli nazionali. Nel rispetto dei principi del Movimento, la mozione approvata mira inoltre a salvaguardare l’ambiente, impegnando il governo “ad adottare ogni utile iniziativa affinché la disciplina delle concessioni tenga conto dei principi di tutela ambientale e paesaggistica, anche in considerazione del rispetto della proporzionalità tra spazio liberamente fruibile e spazio utilizzato dagli stabilimenti balneari, nonché del rispetto delle norme sulla concorrenza, così come stabilito dalla direttiva Bolkenstein”.
Ieri sera un'altra mozione del Movimento 5 Stelle ha avuto il via libera dall'aula. E' stato approvato dall'Ars l'atto che impegna il governo ad imporre agli enti di formazione il pagamento differenziato delle somme per il personale e per la gestione, tramite l'attivazione di conti correnti separati, garantendo la regolarità e la trasparenza in un settore finora balzato agli onori della cronaca per abusi e gestioni scellerate.

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