Eccoli sono arrivati a violentare il mare cristallino di una delle baie più belle del mondo a Filicudi , isola delle Eolie , patrimonio dell'Umanità.
C'é un'isola nell'Isola che si chiama Filicudi. Uno scoglio tra un pugno di rocce vulcaniche, sul mare blu profondo: le Isole Eolie, patrimonio dell'Umanità (UNESCO). É un'oasi di mediterraneità opulenta e bellezza selvaggia, quasi intatta, di quelle che il mondo ci invidia, di quelle per cui ci si sente fortunati d'essere italiani. In questa meraviglia, come in mille altre in giro per l'Italia, il massacro si compie in silenzio.
L'isola è anche un luogo ricco di risorse naturali e archeologiche. L'amore degli abitanti e dei turisti che vi risiedono ha preservato l'isola nel corso degli anni da speculazioni selvagge, rendendola un posto unico.
Questo patrimonio rischia di disperdersi per la cecità della pubblica amministrazione e per l'interesse di pochi: realizzare un pontile galleggiante lungo 80 metri con basamenti in calcestruzzo proprio in una delle più belle baie del mondo.
Oggi ci sono riusciti: il Sindaco Giorgianni ha perso, la sospensione del TAR di Catania avvenuta appena tre giorni dopo la sua ordinanza di bloccare i lavori.
Sono arrivati di notte e stamani alle 6,30 del mattino con l'autorizzazione del comandante della capitaneria di porto di Lipari ,caleranno in mare grossi corpi morti di cemento che offenderanno le acque cristalline e violenteranno il mare.
Basta iniziare i lavori:vincere.
Non importa se nell'ordinanza nell'art. 1 vieta nel raggio di 0,2 miglia di ancorare, navigare e sostare, vuol dire che quasi tutta la baia e' interdetta.
Non importa se in questo spicchio di fine estate rimasta, con i turisti che vogliono godere dell'isola,i residenti attoniti, gli abitanti con la morte nel cuore, viene interdetta la spiaggia.
Non importa se danneggeranno i fondali distruggendo la poseidonia e la perdita anche di un solo metro lineare di prateria porterà alla scomparsa di diversi metri della spiaggia antistante.
Non importa se il continuo movimento dei natanti e delle imbarcazioni ormeggiate al pontile metterà a rischio reperti archeologici di Capo Graziano.
Non importa se il pontile impedirà la libera fruizione della spiaggia del Porto, l’unica baia dell’isola agevolmente fruibile per i turisti, le famiglie isolane, i bambini e gli anziani.
Il progresso e' un pontile in più a mare ? A chi serve? A che serve in quella baia dove i turisti e gli abitanti vogliono continuare a fare i loro bagni e a prendere il sole in silenzio.
Ecco: finalmente hanno calato un grosso blocco di cemento, un tassello per il rinnovo della loro autorizzazione.
Comitato spontaneo abitanti e turisti di Filicudi
Associazione Filicudia
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