Emily Brontë
Cominciato
con una riflessione sul personaggio di Ulisse, sul viaggio fuori e dentro di sé, cui ciascun
essere è chiamato
a compiere, domenica 7 settembre si è
concluso il Festival “Eolie in Classico” IX
Edizione, con una applauditissima rappresentazione dell’intermezzo buffo
di Pergolesi “La Serva Padrona”, alla quale ha preso parte da partecipe e
divertito spettatore, anche il professore Vittorio Sgarbi.
Non
è solo
per caso che il Festival quest’anno ha seguito una tematica che è stata
riproposta “… in crescendo”, sera dopo sera, per quasi due settimane: l’amore per la vita
che conduce l’uomo ad affrontare qualsiasi ostacolo, che per gli isolani diventa “sistematico
quotidiano”, pur di raggiungere benessere, saggezza e conoscenza.
Il
viaggio di Ulisse, è
stato salutato alla partenza, il 27 agosto,
dalle note della chitarra classica di un giovane liparese, Pietro Lo Cascio, e
dal dolce e incantevole suono di due archi, nello scenario incomparabile della
Piazzetta di San Bartolomeo extramoenia, dove nel 2006, per una felice
intuizione della giovane Presidente della ProLoco Isole Eolie, vede la luce e
muove i primi passi “Eolie in Classico”.
Concepito
e nato solo per il desiderio di creare, sulla scia della movida estiva eoliana,
una proposta alternativa che potesse intrattenere una fascia di utenza amante
della musica e dell’arte, la manifestazione lascia ben presto la
navigazione “costiera”
e si avventura in mare aperto, scoprendo, anno
dopo anno, nuovi orizzonti, e al contempo affrontando sfide più audaci
fino al salto di qualità, grazie all’incontro con un professionista, il maestro Carlo
Palleschi, che si innamora dell’idea e delle Eolie e da quel momento assume la
direzione artistica dell’evento.
Palleschi
fa salire a bordo della navicella, un equipaggio ben addestrato, fatto di
professori ed allievi del Conservatorio Morlacchi di Perugia, dove egli
insegna, e dei Teatri Cilea (RC) e Vittorio Emanuele (Me), nei quali ha
prestato la sua opera in qualità
di direttore d’orchestra e di coro.
Eolie
In Classico si gemella con il Festival di Spoleto cerca di ottenere il riconoscimento di "
Festival” dal
Ministero delle Attività
Culturali, in quanto corrispondente a quelle che
sono le direttive e le raccomandazioni europee e gli obiettivi fissati dalle
norme nazionali.
Nonostante
questo, il momento di crisi che la cultura in generale, attraversa nel nostro
Paese, non consente l’attribuzione di alcun contributo pubblico
(eccezione fatta per un minimo di partecipazione comunale), e tutto si gioca
sulla buona volontà
degli addetti ai lavori e al buon cuore degli
operatori turistico commerciali dell’arcipelago.
Eolie
in Classico è itinerante per sua natura e, dopo essere
approdato nelle scorse edizioni a
Vulcano e Salina, quest’anno “sfida”
la modaiola e “trasgressiva”
Panarea, riuscendo ad accendere l’interesse degli
ospiti, anche giovani, che fin dalla prima sera ci hanno seguito in un
crescendo di interesse e partecipazione, con enorme soddisfazione soprattutto
degli amici albergatori e ristoratori che hanno offerto ospitalità e che
aspettano di ritrovarsi con il Festival negli anni a venire.
A
coloro che sostengono il progetto e agli artisti che prestano la loro
professionalità, rinunciando a qualsiasi compenso, dal Direttore Carlo Palleschi a
Pietro Lo Cascio, passando per il grandissimo pianista, direttore e soprattutto
amico Gianrosario Presutti, a Carmelo Corrado Caruso, Angelo Villari, Claudia
Munda e Giusi Lorizio, protagonisti del Gran Galà
Lirico, che ha segnato una tappa fondamentale
della manifestazione; dagli archi di Rosaria Mastrosimone, Graziano Spinnato,
Pasquale Faucitano, Paola Russo, Giovanni Caridi, Sergio Tommasini alla “rivelazione” Alessandro
Praticò, che a soli
diciassette anni ha incantato con il suo pianoforte, riuscendo a emozionare e
facendo “rivivere” con
coraggio e professionalità
anche uno strumento di fine ‘800, e che solo
per l’incommensurabile
amore per la musica e per il canto, ha portato a salire la passerella della
barca, va il plauso più
sincero e riconoscente da parte dei responsabili
del Festival e di tutta quella parte di comunità
eoliana che ancora “ci crede”.
A
loro uniamo Agostino e Melina Zumbo, attore e costumista, che sono riusciti a
coinvolgere il Piccolo Teatro di Catania Nel ricordare che “siamo isole”, ricche ancora
di valori, dotate di straordinarie bellezze naturali, storiche e cult
urali,
ma fin troppo spesso “ostaggio”
degli umori, dei personalismi, della precarietà in
cui versano alcuni settori primari (i trasporti in primis), dell’incomprensione
per lo stato particolare in cui ci si trova ad “operare”, che cede troppo spesso il passo ad inutili e
dannose controversie burocratiche, senza tenere conto della qualità dell’offerta,
i
responsabili della Associazione Pro Loco Isole Eolie Lipari, continuano ad
essere presenti nel territorio e per il territorio, con la loro navicella e il
loro equipaggio, pur tra scogli e secche che attentano alla navigazione, pur
tra improvvisi quanto violenti temporali, ai quali si alternano “dolci e sinuosi” richiami
delle sirene di turno, e già
si pensa a come festeggiare le “Nozze di Carta” con
Eolie in Classico.
Il
viaggio prosegue…
e Ulisse è
sempre il comandante della nave.
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