Messina e Giardini Naxos ospiteranno dal 13 al 15 novembre 2014 la “ 6th International Conference on Integrated Therapies in Oncology: Women's Project in Oncology: looking toward the Future.” La conferenza, presieduta dal Prof Vincenzo Adamo, Ordinario di Oncologia Medica Università di Messina e Direttore UOC Oncologia Medica AOOR Papardo-Piemonte, è rivolta esclusivamente al “Pianeta Donna”. Tale conferenza di respiro internazionale, cui prenderanno parte Illustri Oncologi Medici, Chirurghi, Radioterapisti e Patologi, si propone di trattare non solo le patologie oncologiche esclusive della donna, come il carcinoma della mammella e dell'ovaio, ma anche le neoplasie che si presentano oggi con elevata incidenza nel sesso femminile vedi il tumore del polmone e del colon-retto. L'inaugurazione della Conferenza Internazionale si terrà nel pomeriggio di giovedì 13 novembre presso l'Aula Magna dell' Università di Messina dove, il programma Congressuale prevede, a partire dalle ore 16.00, 4 letture magistrali focalizzate sulle caratteristiche biomolecolari delle neoplasie. Successivamente, l'evento proseguirà presso l'Hotel Hilton di Giardini Naxos attraverso la presentazione di casi clinici nell'ambito delle diverse patologie oncologiche e con delle “open questions” discusse nell'ambito di un dibattito multidisciplinare. Di notevole rilevanza scientifica gli argomenti affrontati, passando dall'ereditarietà alla preservazione della fertilità ed ancora l'importanza del counseling genetico. Inoltre, una sessione sarà interamente dedicata agli aspetti relativi alla qualità di vita ed all'importanza del supporto psicologico ed estetico durante i trattamenti oncologici. Questa Conferenza Internazionale, caratterizzata da una faculty di esperti di rilievo nazionale ed internazionale, presenta una formula innovativa che consentirà uno scambio proficuo di esperienze tra relatori ed uditori.
L'obiettivo principale, come sottolineato fortemente dal Presidente, il Prof Vincenzo Adamo, sarà quello di creare un network multidisciplinare che possa permettere di instaurare un percorso diagnostico-terapeutico ottimale che si prenda cura non solo della paziente oncologica ma anche del suo “essere donna”.
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