Una vera e propria marea di gente ha voluto dare, stamane a Canneto, l'ultimo saluto alla signora Marisa Natoli in Giorgianni e stringersi in un lunghissimo interminabile abbraccio al marito, ai figli, al fratello, alla sorella e ai parenti tutti.
Nella Basilica minore di San Cristoforo, già stracolma di persone prima dell'arrivo del feretro, sia durante la cerimonia funebre, sia durante le condoglianze, si "respirava", "aleggiava" nell'aria tutto il rispetto, l'amore, l'affetto verso una donna, per molti la "maestra Marisa", che ha sicuramente lasciato un segno indelebile del suo passaggio terreno.
A salutarla, per l'ultima volta, oltre ai "suoi" cannetari, vi era gente arrivata da tutta Lipari e dalle sue frazioni; dalle isole minori (con i tre comuni di Salina, rappresentati anche dagli amministratori) così come dalla costa sicula; dai politici locali, regionali e nazionali alle forze dell'ordine; dai suoi ex alunni ed ex colleghi ai tanti sacerdoti e presbiteri che hanno concelebrato con Don Lillo.
Una dimostrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, di cosa la "maestra Marisa" ha dato e seminato.
Una, dieci, cento, mille cose per le quali ha operato spesso in silenzio.
La partecipazione alla Santa Messa, la lunghissima fila per le condoglianze, il lungo, sentito applauso che l'ha accolta all'uscita della Basilica, dicono tutto di questa donna, di cosa ha rappresentato per la nostra comunità.
Una donna della quale, oggi come sempre, il marito, i figli, il fratello, la sorella e i parenti tutti, hanno di che essere orgogliosi.
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