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sabato 15 novembre 2014

“6th INTERNATIONAL CONFERENCE ON INTEGRATED THERAPIES IN ONCOLOGY ” Esperti di tutto il mondo a confronto sul “pianeta donna”. Confermata l’importanza della biologia molecolare

COMUNICATO
Con un bilancio altamente positivo e uno straordinario numero di partecipanti, si è conclusa oggi, presso l’Hotel Hilton di Giardini Naxos, la “6th International Conference on Integrated Therapies in Oncology: Women's Project in Oncology: looking toward the Future”. 
Presieduta dal Prof. Vincenzo Adamo, Ordinario di Oncologia Medica dell’Università di Messina e Direttore dell’UOC Oncologia Medica dell’AOOR Papardo – Piemonte, la tre giorni ha offerto un’analisi ad ampio spettro di tutte le patologie oncologiche che coinvolgono il “pianeta donna”: le cosiddette neoplasie “di genere”, esclusive della donna, come il carcinoma della mammella e dell’ovaio, e tutte quelle altre, su tutte il tumore del polmone e del colon – retto, che presentano oggi, anche a causa dei grandi cambiamenti dello stile di vita delle donne moderne, un’elevata incidenza anche nel sesso femminile.
Al convegno hanno preso parte numerosi esperti di fama internazionale, rappresentanti di tutte quelle specializzazioni la cui interazione risulta fondamentale per un trattamento efficace della malattia tumorale: oncologi e chirurghi, radioterapisti e anatomopatologi, psicologi. Solo un approccio multidisciplinare può infatti garantire un percorso completo dalla diagnosi alle terapie più corrette.
Ognuna delle otto sessioni del convegno, organizzato secondo il modello del talk show, ha dato spazio a una lettura dedicata ad una specifica patologia oncologica e alla presentazione di un caso clinico su cui si sono confrontati i diversi esperti.
Due sessioni sono state dedicate inoltre all’“essere donna”, con al centro le problematiche delle qualità della vita, della fertilità e del supporto psicologico.
«Il format del convegno – sottolinea il Prof. Adamo – si è confermato ancora una volta vincente. Caratteristica principale, infatti, della conferenza, di cui si è appena conclusa la sesta edizione, è il suo mettere al centro, così come deve essere nella pratica clinica, il paziente – persona. Non a caso, i momenti più importanti all’interno delle singole sessioni sono stati senz’altro le presentazioni dei casi clinici e le “open qiestions” che hanno visto protagonisti tutti gli attori che ricoprono un ruolo essenziale nella fase diagnostica e terapeutica della malattia tumorale, nell’ambito – conclude Adamo – di una vera e integrata multidisciplinarietà».

Dal punto di vista strettamente scientifico, nel corso dell’iniziativa si sono avute importanti conferme circa il ruolo della biologia molecolare nei tumori, fondamentale per le terapie a bersaglio molecolare personalizzate: di particolare rilievo, i dati preliminari emersi durante il convegno, che a breve saranno ufficialmente presentati in occasione di conferenze internazionali negli Stati Uniti e nel Nord Europa.

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