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giovedì 5 marzo 2015

L'articolo del direttore Sarpi sulla G.del sud. Emergenze sanitarie alle Eolie, i tagli generano rischi

Salvatore Sarpi
LIPARI
E’ tempo di amara analisi a Lipari dopo quanto accaduto martedì sera, quando una donna di 51 anni, colpita da infarto, ha dovuto attendere, oltre due ore, prima che l’elicottero del 118 potesse atterrare per poi trasferirla al Policlinico di Messina. Una attesa spasmodica, con forti tensioni tra i parenti dell’infartuata (sono dovuti intervenire i carabinieri), causata dall’impossibilità (in un primo momento) per il velivolo di poter atterrare nella pista limitrofa alla struttura ospedaliera per via di una densa foschia. Per fortuna un successivo tentativo, effettuato circa un’ora dopo il primo, è andato a buon fine e la donna che, intanto, era stata intubata, è stata trasferita. Tempo di riflessioni , dunque, e non può essere altrimenti, visto il rischio che si è corso e che potrebbe tranquillamente ripresentarsi. Al momento, stante la situazione in cui è stato ridotto l’ospedale di Lipari (l’unico delle Eolie), ci si potrebbe solo appellare al buon Dio. Non basterebbero, infatti, in assenza di strutture necessarie ad affrontare l’emergenza, la professionalità e l’abnegazione del personale medico e paramedico in servizio. Ed allora, oggi più di prima, è necessario che la politica faccia sentire la propria voce. 
Certo il momento non è dei più propizi, specie dal punto di vista della disponibilità economica, ma bisogna rendersi conto, facendolo capire agli interlocutori, che questa è un’isola. Affidare, esclusivamente, la vita di un essere umano, così come la nascita di un bimbo, ad un volo di elicottero o ad un viaggio via mare, non è possibile. 
Su quanto accaduto martedì sera è intervenuto, con una nota inviata, tra gli altri, al Ministro Beatrice Lorenzin,all'Assessore regionale alla Sanità, al Direttore Provinciale dell'ASP ME 5 e al Prefetto di Messina, il consigliere comunale del PD, Giacomo Biviano. Ha sottolineato come “ l'episodio suscita non poche perplessità, soprattutto alla luce del grave ridimensionamento e/o declassamento che l'ospedale di Lipari sta subendo. Mi riferisco in particolar modo al reparto di chirurgia e alle varie figure professionali mancanti o che non garantiscono nei fatti la loro presenza costante e qualificata. Il fatto che un elicottero non riesca ad atterrare è la prova che il livello minimo di assistenza nel comprensorio eoliano non è per niente garantito e che tutti noi siamo costantemente in pericolo a causa di burocrati incapaci e di una politica regionale e nazionale miope e ottusa. E' da folli pensare – conclude Biviano- di potere garantire in un comprensorio di isole l'assistenza minima sanitaria solo attraverso interventi di pronto soccorso e fattori meteo favorevoli”. 
Si deve registrare anche l’intervento del presidente del Circolo eoliano di Legambiente, ed ex assessore del comune di Lipari, Pino La Greca. In una lettera indirizzata al direttore dell’ASP 5 di Messina, e per conoscenza al sindaco di Lipari, richiamando quanto accaduto, auspica che “ nel'impossibilità di operare nella pista limitrofa all’ospedale si possa consentire, in futuro, l'atterraggio in sicurezza all'interno del campo di Calcio “Franchino Monteleone” di Lipari o individuare un sito alternativo 

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