Un boato nella sera ed un vecchio edificio si è letteralmente sgretolando crollando in larga parte su uno dei marciapiedi della frequentatissima, specie d’estate, zona di Marina Lunga, ad una cinquantina di metri dal centro storico di Lipari.
Ancora una volta lo “stellone”, che per fortuna sembra accompagnare la collettività (vedi crollo della galleria) ha fatto in modo che, nel momento in cui si è verificato il crollo (erano circa le 20 e 30) non si trovasse a transitare nessuno e che non vi fossero auto posteggiate nei pressi dell’edificio, così come avviene abitualmente.
Il materiale crollato ha anche bloccato l’accesso al vicolo limitrofo e tranciato alcuni cavi elettrici, lasciando al buio le abitazioni che si trovano in prossimità dell’edificio.
Se il crollo si fosse verificato in pieno giorno il bilancio poteva essere diverso e ben più grave.
Dal vicolo limitrofo all’immobile, di proprietà della famiglia Saltalamacchia, si accede ad un asilo privato, ad una attività commerciale, oltre che a diverse abitazioni.
Tanta la paura per i residenti nel momento in cui è stato avvertito il boato che ha fatto seguito al crollo, così come per i componenti del coro della vicina chiesa di Porto Salvo che stavano provando all’interno del luogo sacro. Questi, tra l’altro, giunti da pochi minuti. Praticamente “miracolati” due residenti transitati solo un paio di minuti prima davanti all’edificio.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del vicino distaccamento, che hanno provveduto a delimitare la zona e a rimuovere le parti dell’edificio che potevano essere oggetto di ulteriore crollo, i carabinieri, la polizia municipale, l'assessore Sardella e il responsabile comunale della Protezione civile, Sulfaro.
Il traffico è stato dirottato sulla via Falcone-Borsellino.
L’edificio fatiscente da tempo era già stato interessato nel passato da altri crolli, seppure di minore entità. Già da domani – come apprendiamo da fonti ufficiali- alla proprietà sarà intimato di procedere allo sgombero del materiale crollato e, contestualmente, a mettere in sicurezza il fabbricato (era già stato fatto nel passato), rimuovendo le parti che costituiscono tutt’ora pericolo.
Al momento per liberare il vicolo e la parte della strada raggiunta dal materiale crollato è al lavoro la ditta Biviano.
Le foto, per le quali ringraziamo Carmen Giunta, Gabriele Riganò e Luana Zaia, danno la più che evidente portata del crollo e del pericolo scampato
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