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martedì 10 novembre 2015

Garanzia Giovani in Sicilia. Interrogazione Rinaldi su ritardi nei pagamenti e disfunzioni

XVI LEGISLATURA ARS
INTERROGAZIONE a Risposta scritta
Motivi dei ritardi nei pagamenti delle indennità ai giovani che hanno aderito al progetto “Garanzia Giovani” della Regione e iniziative urgenti per prevenire gli abusi e le storture emersi.
Al Presidente della Regione e all’Assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro,
PREMESSO che:
· il programma “Garanzia Giovani” nasce dall’esigenza di risollevare il tasso di occupazione giovanile negli Stati membri dell’Unione Europea meno virtuosi;
· In Italia il suddetto programma è stato attuato nel 2014, con l’apertura del portale online per l’iscrizione dei giovani e il contemporaneo accordo tra Ministero del Lavoro, INPS e Regioni italiane;
CONSIDERATO che:
· la Regione Sicilia è stata una delle Regioni che ha ottenuto la più alta dotazione finanziaria, per l’esattezza 178.821.388 euro, aderendo a tutti i punti del Programma: 42 milioni per l’accoglienza; 56 milioni per la formazione; 16 milioni per l’accompagnamento al lavoro; 15 milioni per l’apprendistato; 21 milioni per il sostegno all’impiego; 10 milioni per il bonus occupazionale; 4 milioni per la mobilità professionale transnazionale e 5.500 milioni per il Servizio civile;
RILEVATO che:
· tantissimi giovani siciliani che hanno aderito al programma e svolto l’attività di tirocinio/stage/servizio civile da oltre 5 mesi non hanno, a tutt’oggi, percepito un solo centesimo;
· ulteriori abusi emergono dalle innumerevoli denunce di giovani che hanno dichiarato di aver lavorato più ore di quelle previste dal contratto; di aver svolto corsi formativi di massimo 500 ore che, pertanto, non rilasciano alcuna qualifica professionale ma sono servite a rimpinguare solo le tasche degli enti accreditati;
· da talune indagini svolte dalle Organizzazioni sindacali sarebbe emerso, altresì, che con Garanzia Giovani sono stati regolarizzati rapporti di lavoro che prima sussistevano in nero e che i tirocini nascondono spesso rapporti di lavoro vero e proprio in cui non è presente nessuna azione formativa;
RITENUTO che:
· anche alla luce delle innumerevoli lamentele dei giovani sia più che verosimile che alcuni enti privati abbiano di fatto speculato e sfruttato i giovani, sostituendoli anche con lavoratori dipendenti, senza garantire loro nessuna continuità lavorativa né crescita professionale;
CONSTATATO che:
· 25 mila tirocinanti che hanno aderito al Progetto sono ancora in attesa dei soldi;
· recentemente, al cospetto delle numerose proteste dei giovani in attesa della indennità dovuta, l’Assessore al lavoro Caruso, ha dichiarato agli organi di stampa che “non è un problema di soldi perché ci sono. Semmai, il problema riguarda i tempi e i flussi dei pagamenti che sono stati ostacolati da errori di comunicazione tra la Regione e l’Inps”;
PER SAPERE:
· se e quali controlli sono stati messi in atto a tutt’oggi o si intendano porre in essere nell’immediato al fine di smascherare gli abusi e le storture che hanno contrassegnato il progetto “Garanzia Giovani” nella nostra Regione;
· se non ritengano di dover intensificare i controlli su questo treno chiamato “Garanzia giovani” sul quale, nelle finalità del programma dovrebbe scorrere il rilancio dell’occupazione giovanile in Sicilia;
· quali iniziative sono state assunte dal Governo della Regione o si intendano assumere per l’immediato sblocco dei pagamenti delle indennità dovute ai giovani che hanno aderito al progetto Garanzia Giovani e che ancora restano in attesa di poter percepire le indennità dovute;
· se, infine, non ritengano di dover adottare un provvedimento che regolamenti i tirocini in Sicilia al fine di prevenire gli abusi emersi e sancire un minimo di diritti per i giovani in stage formativo, a partire dall’orario di lavoro.
(L’interrogante chiede risposta scritta con urgenza)
RINALDI

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