Hanno lasciato il porto di Pignataro di Lipari, intorno alle 10 e 40, a bordo della motonave "Aliante", i profughi siriani ed iracheni, di prevalente etnia curda, arrivati stamane sull'isola a bordo di una barca a vela, partita da Istanbul e che, dopo aver attraversato lo Stretto di Messina, è stata abbandonata con il suo carico umano al largo delle Fontanelle (la stessa area dello sbarco di Settembre). Una parte di essi hanno, invece, raggiunto la spiaggia da dove, un gruppetto, si è incamminato verso il centro di Lipari.
I quattro scafisti - stando alle testimonianze dei profughi - avrebbero preso il largo con un gommone.
I profughi, scortati dalla motovedetta della Guardia di finanza (a bordo dell'Aliante vi sono anche due carabinieri e un finanziere), una volta sbarcati a Messina saranno dislocati nei vari centri d'accoglienza.
Rispetto ai numeri dati stamane ci sono delle novità emerse, ovviamente, nel corso del capillare controllo esercitato dalle forze dell'ordine.
I 117 profughi (non 119 come paventato in un primo momento) sono così suddivisi: 19 donne (di cui una incinta), 31 minori (tutti accompagnati) e 67 uomini.
Il natante con il quale hanno viaggiato, che si presume possa essere lo stesso dello sbarco di Settembre) è stato posto sotto sequestro. In corso le indagini per fare luce su questo ennesimo sbarco anche allo scopo di comprendere se dietro tutto ci sia un basista sull'isola.
Stranisce, infatti, come una trentina di questi migranti, dall'impervia zona di Fontanelle, abbia potuto raggiungere il centro di Lipari, distante circa sei chilometri, per tentare di imbarcarsi su un mezzo di linea. Una situazione questa che - come si ricorderà - si era già verificata nello sbarco di Settembre.
Il video del doppio sbarco di stamane a Pignataro:
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