Cerca nel blog

lunedì 22 giugno 2009

"Battesimo del fuoco" per Canneto e Culia. Si è rischiato grosso

(Gazzetta del Sud- Salvatore Sarpi) Un incendio, presumibilmente colposo (le fiamme sarebbero partite da un appezzamento di terreno), oltre ad incenerire diversi ettari di macchia mediterranea, ha messo a repentaglio ieri l'incolumità degli abitanti di Culia e della frazione di Canneto, lato monte. Le fiamme, sospinte dal vento, nonostante il prodigarsi dei vigili del fuoco , sono giunte sino alle spalle del centro abitato della frazione balneare. Particolarmente delicata la situazione sulla via Torrente Aurora dove le fiamme hanno lambito a più riprese le abitazioni e creato forte apprensione tra i residenti. Tempestivo si è rivelato l'intervento, oltre che degli stessi proprietari, anche dei pompieri del distaccamento di Lipari che hanno "strappato" alle fiamme più di una abitazione. Un pesante handicap per l'immediato intervento è stato rappresentato dall'assenza sull'isola della squadra antincendio della Forestale, che entrerà in servizio solo dal primo luglio, e per l'esiguità dell'organico delle Guardie Forestali (in atto è presente solo il comandante Carmelo Maieli). A ciò si deve aggiungere che i mezzi aerei (due canadair e un elicottero antincendio) sono giunti sull'isola solo dopo circa due ore da quando si è sviluppato il rogo. Si dice per l'impossibilità sia di alzarsi in volo per il forte vento che per la difficoltà a rifornirsi di acqua salmastra nel mare agitato. Alla fine il “bombardamento” di acqua salmastra ha consentito, oltre all'opera degli uomini a terra, di bloccare l'avanzare delle fiamme e riportare una certa serenità. Quel che è certo è che ieri a Canneto si è davvero rischiato grosso. Quanto accaduto deve rappresentare un “campanello d'allarme” in vista della stagione estiva quando, purtroppo come di consuetudine, i roghi nell'arcipelago aumentano sensibilmente di numero.