Riflessioni in libertà di un cittadino (per puro caso consigliere comunale)
Questa è la seconda puntata della serie “riflessioni in liberta' “, questa volta dedicato al problema degli ambulanti che vendono le loro merci, ormai da molti mesi, lungo la via Isabella Conti. Lo fanno ormai da tanto che si può considerare istituzionalizzato anche il luogo in cui operano.
Non voglio in questa sede entrare in merito al fatto che vendano, cosa vendono o a quale prezzo. Sembra che le massaie, in periodo di crisi, della cosa siano abbastanza soddisfatte e che i prezzi , in definitiva , abbiano un effetto calmierante. Ma, ripeto, non è su questo che mi voglio soffermare, bensì sul posto in cui svolgono la loro attività.
Via Isabella Conti è l'unica via di Lipari a scorrimento veloce. E' la strada in cui passano camion ed autobus, attraversando quella che è o dovrebbe essere, una zona a carattere residenziale.
Ebbene, in questa stessa strada, attualmente, da un lato vi è la sosta autorizzata degli automezzi privati, mentre dall'altro, vi è una schiera di camion e camioncini che vendono la propria merce. Cosa succede è sotto gli occhi di tutti. Autovetture che si fermano, anche in doppia fila , per gli acquisti del caso; rallentamento ed ostacolo della viabilità; gente a piedi che trovandosi sul lato sbagliato della strada è costretta ad attraversamenti anche pericolosi; per non parlare di quando si incontrano due autobus, con conseguente paralisi della circolazione (si è assistito anche alla scena di venditori fermare le auto in transito (sic!) per o offrire sacchetti pieni della loro merce).
Tralasciando il fatto che si è lasciato che una via di tale importanza si sia a tutti gli effetti tramutata in libero mercato, e tralasciando i numerosi posti-macchina di cui Lipari è notoriamente assetata e che vengono cosi a mancare, sarebbe poi così difficile, come ad esempio si è fatto con i venditori di fiori (assolutamente dignitosi nella loro sistemazione), trovare anche per gli ambulanti una soluzione piu' consona alle abitudini di una cittadina civile, che non ha certo bisogno di spettacoli da terzo mondo soprattutto offerti ai turisti che vengono da ogni parte e che sicuramente non sono usi a tali costumi? .
Questa è la seconda puntata della serie “riflessioni in liberta' “, questa volta dedicato al problema degli ambulanti che vendono le loro merci, ormai da molti mesi, lungo la via Isabella Conti. Lo fanno ormai da tanto che si può considerare istituzionalizzato anche il luogo in cui operano.
Non voglio in questa sede entrare in merito al fatto che vendano, cosa vendono o a quale prezzo. Sembra che le massaie, in periodo di crisi, della cosa siano abbastanza soddisfatte e che i prezzi , in definitiva , abbiano un effetto calmierante. Ma, ripeto, non è su questo che mi voglio soffermare, bensì sul posto in cui svolgono la loro attività.
Via Isabella Conti è l'unica via di Lipari a scorrimento veloce. E' la strada in cui passano camion ed autobus, attraversando quella che è o dovrebbe essere, una zona a carattere residenziale.
Ebbene, in questa stessa strada, attualmente, da un lato vi è la sosta autorizzata degli automezzi privati, mentre dall'altro, vi è una schiera di camion e camioncini che vendono la propria merce. Cosa succede è sotto gli occhi di tutti. Autovetture che si fermano, anche in doppia fila , per gli acquisti del caso; rallentamento ed ostacolo della viabilità; gente a piedi che trovandosi sul lato sbagliato della strada è costretta ad attraversamenti anche pericolosi; per non parlare di quando si incontrano due autobus, con conseguente paralisi della circolazione (si è assistito anche alla scena di venditori fermare le auto in transito (sic!) per o offrire sacchetti pieni della loro merce).
Tralasciando il fatto che si è lasciato che una via di tale importanza si sia a tutti gli effetti tramutata in libero mercato, e tralasciando i numerosi posti-macchina di cui Lipari è notoriamente assetata e che vengono cosi a mancare, sarebbe poi così difficile, come ad esempio si è fatto con i venditori di fiori (assolutamente dignitosi nella loro sistemazione), trovare anche per gli ambulanti una soluzione piu' consona alle abitudini di una cittadina civile, che non ha certo bisogno di spettacoli da terzo mondo soprattutto offerti ai turisti che vengono da ogni parte e che sicuramente non sono usi a tali costumi? .
E' anche vero che ogni tanto arriva un volenteroso vigile urbano che fa spostare qualche camion, ma dopo un'ora tutto è daccapo .
Non si tratta evidentemente di “quanto” far sostare gli ambulanti , al contrario si tratta di “vietare assolutamente che sia possibile l'esercizio dell'ambulantato in una strada dove ,a tutti gli effetti, si viene a concretizzare un ingombro della circolazione e a costituire una situazione di reale pericolo.
Mi risulta, peraltro, che l'Assessore Gianno' sia portatore di una esigenza di questo tipo.
In ogni caso, io sono convinto, da cittadino qualunque, che forse il problema sarebbe degno di
maggiore attenzione, per non aspettare che, prima o poi, succeda il famoso incidente ,certamente annunciato, di cui si andrebbe ,come al solito, a cercare un responsabile “inesistente”. Ma come detto, questa è solo la riflessione di un comune cittadino.
Alla prossima.
Lelio Finocchiaro
Mi risulta, peraltro, che l'Assessore Gianno' sia portatore di una esigenza di questo tipo.
In ogni caso, io sono convinto, da cittadino qualunque, che forse il problema sarebbe degno di
maggiore attenzione, per non aspettare che, prima o poi, succeda il famoso incidente ,certamente annunciato, di cui si andrebbe ,come al solito, a cercare un responsabile “inesistente”. Ma come detto, questa è solo la riflessione di un comune cittadino.
Alla prossima.
Lelio Finocchiaro