Il Tribunale di Lipari, in composizione monocratica (giudice Roberto Gurini ) ha condannato S.C. , ventenne incensurato, alla pena di 4 mesi di reclusione, oltre al risarcimento del danno nei confronti della persona offesa costituitasi parte civile e rappresentata dai legali Francesco Rizzo e Giuseppe Cincotta. Il giovane era finito sul banco degli imputati per atti osceni in luogo pubblico e violazione di domicilio nei confronti di una coetanea. S.C, infatti, dopo una serie di appostamenti e pedinamenti durati per oltre due mesi, nell'estate del 2006, approfittando della posizione isolata della abitazione della persona offesa, ha dapprima richiesto prestazioni sessuali alla ragazza, per poi violarne il domicilio e dar luogo ad atti osceni ( si abbassava i pantaloni procedendo ad atti di onanismo ).
Nel corso del dibattimento la persona offesa ha dettagliatemente riferito i particolari della vicenda, coerentemente a quanto già riferito dinnanzi al comando carabinieri di Lipari.
Il pubblico ministero Avv. Cannavo’, al termine del dibattimento, ha chiesto la condanna a 3 mesi. La difesa, sostenuta d’uffico dall' avv. Saro Venuto, l‘esperimento di perizia medico legale per accertare la capacita’ di intendere e voler dell’imputato e l’assoluzione . La parte civile si è soffermata a lungo sulla gravità della condotta , rappresentando anche la pendenza di altri procedimenti in corso di definizione nei confronti dell’indagato per fatti analoghi.