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giovedì 25 giugno 2009

Pontile ex Italpomice. "E' una emergenza di protezione civile". Lo Cascio scrive a Bertolaso ed Alecci

Questa la lettera che il consigliere comunale Pietro Lo Cascio ha inviato stamani al Commissario per l’Emergenza Isole Eolie Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Dr. Guido Bertolaso e
a S.E. Prefetto di Messina Dr. Francesco Alecci
Oggetto: il pontile di Acquacalda, reale emergenza di protezione civile.
Gentili Signori,
scusandomi per il carattere irrituale della presente, ma ritenendo che anche un consigliere comunale abbia il diritto (e il dovere) di interpellare le autorità in merito a gravi problemi che investono la comunità che egli rappresenta, desidero richiamare la Vostra attenzione sulla preoccupante situazione in atto, da ormai da sette mesi, nella frazione di Acquacalda, Isola di Lipari.
Da novembre, a seguito di una forte mareggiata, il pontile della società Italpomice ha subito un crollo che ha spezzato la struttura in due tronconi, oggi visibilmente pericolanti. Il pontile parte dal fabbricato dello stabilimento (oggi dismesso), attraversa l’unica strada rotabile di accesso e transito della frazione e la spiaggia sottostante, spingendosi sul mare per circa un centinaio di metri.
Nel corso degli ultimi mesi si è assistito a un triste rimpallo di responsabilità tra il Comune, che non ha mezzi economici per provvedere allo smantellamento del relitto, e l’assessorato regionale di competenza, che non ha evidentemente ritenuto di intervenire, mentre nulla trapela circa la posizione della Ditta concessionaria, che pure ha utilizzato la struttura fino alla recente chiusura della cava di pomice. Tale stato di incertezza e la mancanza di una risposta chiara mortificano i cittadini della frazione, che hanno già subito un lungo isolamento invernale a seguito dell’interruzione del traffico lungo la strada di raccordo tra l’abitato e il centro di Lipari, e hanno determinato un sensibile danno economico alle attività commerciali.
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari ha emesso un’ordinanza vietando la sosta e lo stazionamento nelle adiacenze del pontile, sia a mare, sia nella spiaggia sottostante. Di contro, un cartello proibisce in modo ambiguo la sosta di auto e persone nel tratto di strada sottostante i resti pericolanti del pontile. Se esiste un rischio di crollo sulla spiaggia, è ovvio che lo stesso possa riguardare anche la strada rotabile; e se il crollo può coinvolgere mezzi o persone in sosta nel tratto interessato, ne consegue che anche chi transita nello stesso risulti esposto al medesimo pericolo.
Di fatto, un relitto metallico incombe sull’esistenza degli abitanti di Acquacalda e di quanti visitano la frazione, numerosi durante l’estate, poiché la località ha una chiara vocazione balneare. Mi chiedo, e Vi chiedo, se la situazione sopra descritta non debba essere considerata, a tutti gli effetti, una reale emergenza di protezione civile; mi chiedo e Vi chiedo se un pericolo concreto e di tale portata non necessiti di un intervento urgente, che potrebbe essere concluso in pochi giorni e con un modesto sforzo economico che però appare superiore alle attuali disponibilità del Comune interessato. Una volta compiuto, sarà possibile chiarire con serenità le effettive responsabilità e attribuire gli oneri dello stesso ai soggetti cui spettano.
Abbiamo assistito a interventi decisivi e tempestivi condotti in tutta Italia dalla Protezione Civile, volti a eliminare strutture che rappresentavano altrettante minacce per l’incolumità dei cittadini, e che con il loro esito contribuivano a migliorare la qualità della vita nel nostro Paese. Anche gli abitanti di Acquacalda sono cittadini dello Stato italiano, e anche la loro qualità della vita, oltre che la loro incolumità, sono legittime esigenze che meritano la stessa attenzione rivolta ad altre realtà, spesso più avanzate della nostra.
Le Eolie, da anni, costituiscono inoltre una “emergenza” di Protezione Civile, sia per l’attività vulcanica, sia per i considerevoli flussi di visitatori estivi; ma l’inazione delle autorità competenti di fronte a un pericolo di tale gravità e priorità rende il senso stesso di questa emergenza assolutamente inspiegabile. Chiedo pertanto alle SS.LL. di volere interessarsi per una pronta risoluzione del problema, di dare un segno concreto dell’attenzione e della capacità dello Stato di attivarsi per rispondere adeguatamente alle esigenze di una comunità che non merita queste mortificazioni e questo abbandono.
Auspicando un Vostro cortese riscontro, porgo distinti saluti
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale del Comune di Lipari