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giovedì 9 luglio 2009

Partire da residente, tornare da turista. Di mezzo non una emigrazione ma un viaggio ad Acireale

Partire da Lipari da residente, ritornarci da non residente pagando la tariffa ordinaria(15,80 euro) più il ticket di un euro. Non è accaduto ad un eoliano emigrato in Australia, che ritorna a casa dopo tanti anni, ma ad una dodicenne di Canneto che per qualche giorno ha raggiunto la nonna ad Acireale.
Per la ragazza, nativa e residente nell'isola, non c'è stato nulla da fare. All'agenzia dell'Ustica Lines di Milazzo sono stati irremovibili e a nulla è valso l'intervento dello zio della ragazza, un ex sottufficiale del Circomare Lipari, che a più riprese ha tentato di fare capire che la nipote era figlia di liparesi, residente a Lipari e non una "turista ragazzina" mandata in vacanza nell'arcipelago...per lo più da sola.
Il "problema" sarebbe sorto per la mancanza di un documento di riconoscimento che, tra l'altro, non potendosi avere a quell'età viene spesso sostituito da una attestazione del comune.
Senza voler entrare nel merito o discutere quello che è il regolamento, siamo certi che non si è trattato di un eccesso di zelo da parte dell'impiegato?
Che senso avrebbe avuto da parte di una dodicenne e da parte di un ex servitore dello Stato, tentare di "truffare" l'Ustica Lines e aggirare l'ordinanza pro-ticket?
Infine una domanda che noi, da "eoliani viaggianti", non possiamo non porci anche perchè spesso "testimoni oculari". A Milazzo alla Ustica Lines, così come alla Siremar, si chiede sempre il documento che attesta la residenza a tutti? Tutti coloro che viaggiano da residenti siamo certi che lo siano davvero?