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lunedì 6 luglio 2009

Sub muore nel mare delle Eolie. La vittima è un reggino di 45 anni che gestiva una rivendita di tabacchi a Cosenza. (Dalla Gazzetta del sud di oggi)

Salvatore Sarpi (Gazzetta del sud) Un sub di 45 anni è deceduto ieri pomeriggio a Lipari durante una immersione in apnea in prossimità della località di Pietra del Bagno. A causare il decesso probabilmente è stata una sincope. Lo sfortunato sub si chiama Alfonso Maria Ielasi, originario di Reggio Calabria ma risiedeva da tempo a Cosenza dove gestiva una rivendita di tabacchi. Si trovava nelle isole Eolie insieme alla sua fidanzata e ad alcuni amici. Insieme con la donna Ielasi aveva raggiunto in gommone la splendida zona dell'isola di Lipari, il cui tratto di mare attira sempre tantissimi sub sia per la pescosità che per la bellezza dei fondali e si era immerso. Dopo circa due ore non vedendolo rientrare la donna, che lo attendeva a bordo del gommone, ha lanciato l'allarme raccolto dalla sala operativa della Guardia Costiera di Lipari. Il capo Michele La Torre disponeva l'invio in zona della motovedetta CP 566 al comando del capo Giuseppe Donia che ha avviato immediatamente le ricerche perlustrando in lungo e in largo quel tratto. Preziosissimo si è rivelato il supporto di alcuni sub dei diving center dell'isola di Salina che si sono immersi a più riprese nel tentativo di individuare Ielasi.
Proprio i sub di Salina, dopo circa due ore dall'inizio delle ricerche, hanno avvistato il corpo senza vita del povero Ielasi ad una profondità di circa 19 metri. Accertato che non vi era più nulla da fare sono scattate le operazioni di recupero del corpo.
La salma del commerciante calabrese, issata a bordo della motovedetta della Guardia Costiera, è stata quindi trasferita al porto liparese di Pignataro da dove, dopo una ricognizione del medico legale Giovanni Iacolino, su disposizione del magistrato di turno il dottor Francesco Massara, ha poi proseguito verso l'obitorio del cimitero di Lipari.
Grande, ovviamente, lo sconforto degli amici e della sua fidanzata presenti al porto liparese di Pignataro al momento dell'arrivo del corpo del sub. Ielasi, da quanto abbiamo appreso, era un habituè dell'arcipelago eoliano che raggiungeva spesso nei fine settimana per immergersi. Un sub dalle grandi capacità che era solito scendere in apnea anche a profondità abbastanza consistenti. «Era un grande esperto- hanno affermato tra le lacrime gli amici presenti sul molo– Amava visceralmente queste isole e i suoi fondali e non appena era possibile si spostava nell'arcipelago eoliano. Aveva anche raccontato di aver rischiato grosso per recuperare l'ancora che si era incagliata nei fondali. In quei fondali di quel mare che amava tanto e in cui, putroppo, ci ha lasciato la vita"