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venerdì 2 ottobre 2009

Le ultimissime da Messina

MESSINA: BERTOLASO, ENNESIMA TRAGEDIA FIGLIA DELLA MANCANZA DI PREVENZIONE- "Se ci costruisce sul greto del fiume cosa possiamo aspettarci? Poi a tragedia avvenuta si chiama la Protezione civile per fare i soccorsi. Abusivismo, ignoranza? Non so come la si possa chiamare". Lo ha detto il responsabile nazionale della protezione civile, Guido Bertolaso, che ha aggiunto: "C'e' un'assoluta mancanza di prevenzione e di rispetto nei confronti del territorio, cosi' eccoci qua per l'ennesima volta sull'ennesima tragedia, che fino a quando continuera' cosi' non sara' sicuramente l'ultima".

Maltempo, Prefetto Messina: Napolitano mi ha chiesto notizie- "Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mi ha telefonato e mi ha chiesto notizie sulla situazione e io l'ho informato". Lo ha detto Francesco Alecci, incontrando poco fa i giornalisti. Oltre al capo dello Stato hanno telefonato al prefetto, dall'Afghanistan dove si trovava, il presidente del Senato Renato Schifani, mentre "il presidente della Camera ha inviato un telegramma con cui si dichiara vicino alle famiglie delle vittime". Alecci, che ha tenuto una miniconferenza stampa assieme a due funzionari della Protezione civile nazionale ha detto che "allo stato, ufficialmente, sono 17 le vittime" anche se c'è uno scenario che "si arricchisce di novità". Entro questa sera circa 400 persone di Giampilieri saranno sfollate e trasferite in albergo. Ma non andranno via tutti, chi ha la casa che non ha subito danni in conseguenza del nubifragio, resterà dov'è: "C'è un forte presidio delle forze dell'ordine nella zona", dicono i funzionari della Protezione civile. Le frazioni di Molino e Attolia sono ancora isolate "ma le persone che ci sono stanno bene". Poi il prefetto ha comunicato che l'autostrada A18 Catania-Messina, che era stata aperta, è stata adesso interdetta al traffico privato "perché gli automobilisti intralciavano i soccorsi".

MESSINA; CISL: DISASTRO FRUTTO DI “MIX ABOMINEVOLE E INCIVILE”- La tragedia di Messina è conseguenza della “violenza cieca che l’uomo ha usato al territorio”. Un disastro annunciato, per Maurizio Bernava, messinese, segretario della Cisl Sicilia, e per Tonino Genovese,numero uno della Cisl peloritana. Non è il momento di far polemica,sostengono i due sindacalisti. Occorre far fronte all’emergenza. Va però messo in conto, attraverso risorse nazionali, regionali e Ue, un “intervento strutturale, di alto profilo, per la difesa e il consolidamento del suolo”.
Un “mix abominevole, incivile, continuato” di abusi e speculazioni,cementificazione selvaggia, assenza di controlli e facili autorizzazioni, ha trasformato infatti il Messinese in un’area dall’elevata fragilità e dall’alto rischio idrogeologico. Tant’è che, ricordano Bernava e Genovese, due anni fa fu lo stesso territorio di Giampilieri e Scaletta, a incappare in un dramma dell’ambiente non meno preoccupante. Nel dicembre del 2008 ad essere investito fu il comune di Falcone; quindici giorni fa, la sciagura sfiorò Letojanni, sommergendola nel fango. È per questo, denuncia la Cisl, che “va archiviata la logica del prender tempo e degli interventi tampone”. “Oggi si dia priorità ai soccorsi; da domani si mettano in campo politiche di svolta”.