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venerdì 2 ottobre 2009

Messina. Sale a 13 il numero dei morti. Mons. Marra "Il problema è un territorio idrogeologicamente dissestato"

Sono 13 le vittime e 40 i feriti a Messina a causa del nubifragio e delle frane causate dal maltempo. E' quanto riferito dal capo della protezione Civile, Guido Bertolaso, che dalla Prefettura di Messina ha sottolineato la gravita' della situazione, aggiuggendo che non si esclude un incremento delle vittime. Una ventina sarebbero i dispersi.
''Il problema e' quello di un territorio idrogeologico alquanto dissestato, ed e' un problema di carattere generale nella zona di Messina, c'e' una costa ampia densamente abitata e subito le colline alle spalle, quando le piogge sono abbondanti e' facile che si corra il rischio di alluvione''. E' quanto spiega mons. Giovanni Marra, arcivescovo emerito di Messina, all'ADNKRONOS commentando il drammatico nubifragio che ha colpito la citta' siciliana nella notte provocando almeno quattro vittime e decine di dispersi. ''Mancano -ha aggiunto- le strutture che raccolgono l'acqua nel modo giusto''.
''La questione - ha spiegato ancora mons. Marra - riguarda Messina e i Paesi limitrofi, mi pare che il nubifragio abbia toccato in modo particolare la zona periferica della citta'; c'e' un grosso problema di dissesto idrogeologico, si continua a costruire sulle colline intorno a Messina su terreni che sono friabili, ma anche la citta' si trova nella stessa situazione. Costruire e' rischioso proprio a causa del dissesto idrogeologico''. ''Esprimo - ha concluso l'arcivescovo - la piena solidarieta' per coloro che soffrono a causa di questi eventi, e auspico interventi che evitino il ripetersi di queste situazioni''.