(Lino Natoli) In un paese lontano, state tranquilli, molto lontano, avviene che tutti (dico tutti) si accorgono che il progetto per costruire un porto che dovrebbe mettere in sicurezza se stesso (!) non va bene. Non va per niente bene. Tanto che tutti (ripeto, tutti) suggeriscono di cambiarlo. Da noi, in questi casi, succede che preso atto che l'opera - nella migliore delle ipotesi - non serve a niente, si provvede a cambiare il progetto. Si fa, cioè, una variante e si realizza una struttura che funziona. Nella fattispecie un'opera che mette in sicurezza il porto.
In quel paese lontano, invece, avviene che per modificare un progetto molto discutibile bisogna fare una sommossa popolare. Non basta l'intervento degli amministratori locali, custodi e tutori del territorio, ci vuole proprio una rivoluzione. Meno male che dalle nostre parti funziona diversamente. Si, perchè da noi le sommosse popolari non producono granché. L'ultima che ricordo si è risolta in una spegie di fuggi-fuggi di amministratori con confalone in mano, timorosi delle conseguenze della loro eroica azione insurrezionale, inseguiti dal popolo chiamato (da loro stessi) prima a raccolta e poi abbandonato nel garage di una nave traghetto. Diciamo che i nostri amministratori non sono tanto portati per le sommosse, quindi sarebbe bene che non le suggerissero. Infatti, grazie alla loro autorevolezza, alla loro competenza, alle loro capacità essi sanno come intervenire perchè da noi si costruiscano solo cose utili, non si sprechi del denaro pubblico, e tutti ne ricavino grandi benefici.
In quel paese molto lontano, invece, gli amministratori pubblici sembra non contino niente. Lasciano che altri facciano, si paralizzano quando c'è da prendere un'iniziativa, s'impuntano se qualcuno li sollecita a fare qualcosa, evocano risarcimenti di danni a ditte, la perdita di finanziamenti, il rimpianto per occasioni irripetibili. Alla fine, allargano le braccia per dire che non possono far niente. Solo una sommossa popolare può fare giustizia.
Devo dire che quel paese lontano non mi piace, e non mi piace la gente che vuole risolvere i problemi mandando gli altri avanti a fare le rivoluzioni, ma per fortuna quel paese è cosi lontano che sembra non esista. E se esiste è ridotto così male che mi viene difficile immaginare che razza di futuro possa ancora avere. Da noi è tutto diverso, certe cose non possono succedere. Il nostro futuro è assicurato da programmi invidiabili, progetti a lunga scadenza che anticipano il futuro, che guardano ai prossimi dieci, vent'anni, e indicano le strade per lo sviluppo. In questi progetti sono impegnati e coinvolti operatori economici, studenti, operai, cittadini di ogni isola. Perchè il futuro si garantisce con la programmazione, non con lo spontaneismo o il pressapochismo.
Vi garantisco che a Lipari le cose stanno così perchè, se così non fosse, già la sommossa popolare sarebbe esplosa.
Lino Natoli