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venerdì 27 agosto 2010

Bilancio della Lipari porto. Dopo il mancato riscontro all'interrogazione e il non accesso agli atti, Megna e Fonti diffidano il sindaco Bruno

SIGNOR SINDACO
Dott. Mariano Bruno
PRESIDENTE “LIPARI PORTO SPA”
Dott. Fernando Corrado
E p.c.
DIFENSORE CIVICO
Avv. Francesco Rizzo
PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNE DI LIPARI
Rag. Giuseppe Longo
PRESIDENTE COMMISSIONE SPECIALE PORTUALITA’
Geom. Adolfo Sabatini

Oggetto: Portualità integrata rada di Lipari - mancato riscontro interrogazione prot.n. 24477/2010 negato accesso agli atti da parte del Comune di Lipari – diffida ad adempiere;
Con riferimento all’interrogazione prot. n. 24477 del 12/07/2010 avente ad oggetto: “Bilancio d’esercizio al 31-12-2009 società mista “LIPARI PORTO SPA” - Iter attuativo progetto per la realizzazione di infrastrutture e di servizi per la costituzione di una rete portuale integrata nella rada di Lipari”, inviata per competenza al Sindaco ed al Presidente della società “Lipari Porto spa”, di nomina fiduciaria del socio minoritario Comune di Lipari, si evidenzia che, decorso infruttuosamente il termine perentorio di trenta giorni imposto dalla legge per il riscontro alle interrogazioni e per le istanze di accesso agli atti, i consiglieri comunali scriventi NON HANNO RICEVUTO ALCUNA RISPOSTA, NE’ SONO STATI FORNITI GLI ATTI RICHIESTI, in violazione degli artt. 43, commi 2 e 3 del D.Lgs. 267/2000, dall’art. 27 della Legge Regionale 26 agosto 1992 n. 7, dell’art. 55 – commi 2 e 4 del Regolamento del Consiglio Comunale di Lipari e dell’art. 15 commi 2 e 3 dello Statuto del Comune di Lipari.
Il mancato riscontro alle interrogazioni (alcune delle quali rimaste inevase anche a distanza di anni), unitamente al negato accesso agli atti, non formalmente esplicitato ma nei fatti sistematicamente attuato, oltre a costituire una palese violazione di norme imperative costituisce una grave lesione delle funzioni consiliari che impedisce “di fatto” ai consiglieri scriventi il pieno espletamento del mandato consiliare e l’esercizio concreto delle prerogative e delle funzioni ispettive che la legge gli riconosce.
Per quante attiene alla società mista “Lipari Porto spa”, a distanza di quasi tre anni dalla costituzione, nonostante i proclami e le affabili rassicurazioni fornite in campagna elettorale dal Sindaco e dai rappresentanti della società “Condotte d’Acqua spa”, ed in violazione di quanto sancito nell’accordo di collaborazione (art. 2) stipulato tra il Comune di Lipari ed il socio privato di maggioranza che obbligava la società a “porre in essere un efficace piano di comunicazione per l’illustrazione alla cittadinanza dei progetti e delle attività, avendo cura di coinvolgere i rappresentanti del civico consesso e delle associazioni produttive maggiormente rappresentative sul territorio”, ciò nonostante dunque, la predetta società ha operato nell’ombra, non ha attivato alcun processo partecipativo, negando e continuando ad impedire alla comunità ed ai suoi rappresentanti istituzionali di accedere alle informazioni ed ai documenti formalmente richiesti.
L’atteggiamento deliberatamente ostruzionistico e privo di trasparenza posto in essere dalla società Lipari Porto spa, ben lungi dal profondere nella comunità eoliana sentimenti di fiducia e spirito di sinergica collaborazione, lasciano altresì presagire, con tutta evidenza, quali saranno le future modalità operative che caratterizzeranno la prossima gestione delle opere portuali.
La società finalmente ha gettato la maschera: nessuna trasparenza, non ci saranno processi partecipati, nessuna progettualità condivisa con la comunità, né con gli operatori e le categorie produttive. Niente di tutto ciò: la mega-portualità servirà soltanto a creare occasioni di lucro e profitto esclusivamente per il socio privato di maggioranza, con la prona ed imbarazzante accondiscendenza del Comune di Lipari, socio minoritario sempre in posizione di marginale subalternità.
Se il buongiorno si vede dal mattino, c’è davvero poco di cui stare allegri!!!
A conferma della predetta tesi è sufficiente analizzare quanto sta accadendo con i lavori di messa in sicurezza del porto di sottomonastero. Le recenti soluzioni progettuali ipotizzate, in variante al progetto originario a causa degli straordinari ritrovamenti archeologici, sono state supinamente avallate dall’Amministrazione Comunale, nonostante fossero palesemente in contrasto con il buon senso, con l’esigenza fondamentale della comunità eoliana di un approdo efficiente anche in condizioni meteo marine avverse, censurate altresì senza appello dagli addetti ai lavori, dal Consiglio Comunale e dalle competenti Commissioni Comunali sulla Portualità e dei Lavori pubblici.
Negando financo l’evidenza, l’Amministrazione Comunale continua a perseguire e promuovere soltanto gli interventi compatibili e strutturalmente funzionali con la costruzione del megaporto, anche se ciò avviene a discapito delle esigenze della comunità eoliana.
L’atteggiamento assunto dall’investitore privato, certamente criticabile ed inaccettabile anche in virtù delle grandi aspettative create, miseramente naufragate e dissoltesi come neve al sole, trova tuttavia una giustificazione e la sua ragion d’essere nella natura maggioritariamente privatistica della compagine societaria. È legittimo, addirittura comprensibile che il socio privato miri a massimizzare i profitti, creare lucro ed a tutelare esclusivamente i propri interessi economici, non essendo tenuto a rendere conto alla comunità eoliana del proprio operato e delle proprie strategie aziendali.
Di converso appare altresì gravemente censurabile il comportamento dell’Amministrazione Comunale che avalla la mancata trasparenza posta in essere dalla società “Lipari porto spa”, supinamente complice dell’interesse privato, certamente antitetico all’interesse collettivo.
In considerazione di quanto affermato i sottoscritti Consiglieri Comunali ai fini dell’espletamento del mandato consiliare, nell’ambito delle prerogative previste dal D.Lgs 267/2000

= SOLLECITANO le SS.LL. =
a voler immediatamente riscontrare l’interrogazione prot. n. 24477 del 12/07/2010 consentendo al contempo l’accesso ai documenti richiesti con la succitata istanza;

= DIFFIDANO il Sindaco del Comune di Lipari dott. Mariano Bruno, =
a consentire entro 7 giorni dalla data di introito della presente al protocollo generale dell’Ente, l’accesso agli atti richiesti con nota prot. n. 24477 del 12/07/2010, anticipando che in caso di ulteriore reiterato diniego, anche implicito, i consigliere scriventi adiranno le autorità di controllo ed i competenti organi giurisdizionali.
Si resta in attesa di cortese riscontro auspicando che, data l’importanza dei temi trattati per il futuro del nostro territorio, le SS.LL., ciascuna nell’ambito delle proprie prerogative e funzioni, non fuggano dal confronto costruttivo e non si sottraggano dal fornire quanto formalmente richiesto dai rappresentanti istituzionali della comunità eoliana.
Francesco MEGNA
Gesuele FONTI