Sono stati tutti scarcerati i cinque protagonisti della rissa scoppiata all'alba del 20 agosto a Lentia sull'isola di Vulcano e per questo arrestati dai carabinieri della locale stazione. Al Tribunale di Barcellona, il giudice Maria Rita Gregorio, accogliendo la richiesta dei difensori, ha rimesso in libertà le cinque persone che si sono fronteggiate - con due gruppi contrapposti - per futili motivi. In libertà dunque, al termine dell'udienza di convalida che ha confermato la validità dei motivi che hanno portato all'arresto degli indagati, sono tornati Giuseppe Natoli, 41 anni, di Lipari, residente a Vulcano; Sergio Occhino, 38 anni di Messina, principe della Movida messinese e gestore nella Città dello Stretto di due noti locali notturni; Marco Marras, 28 anni, Francesco Valguarnera, 25 anni, entrambi di Palermo; e Massimo D'Antoni, 36 anni di Catania.
Gli indagati, difesi dagli avvocati Nino Granata, Gaetano Pino e Giuseppe Tripepi, saranno processati il prossimo 28 settembre a Lipari, perché dopo l'udienza di convalida, i legali hanno chiesto e ottenuto un termine a difesa.
Secondo quanto hanno potuto accertare i carabinieri dell'isola, che hanno sorpreso i cinque in flagranza di reato, la rissa sarebbe iniziata all'interno di un noto locale notturno, a seguito di un diverbio sorto per futili motivi, verosimilmente in relazione al prezzo di una consumazione e poi continuata all'esterno dell'esercizio commerciale.
Le persone che hanno riportato lesioni, prima di finire agli arresti domiciliari lasciati per ordine del giudice di Barcellona, sono stati medicati dai sanitari della locale guardia medica. Natoli e Valguarnera, sono stati giudicati guaribili in, rispettivamente, cinque e sette giorni. Il pubblico ministero d'udienza Pero Campanella si era opposto alla remissione in libertà degli indagati, chiedendo che fossero mantenuti i domiciliari nell'attesa del processo che si svolgerà il 28 settembre.
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