Riceviamo dal consigliere Giacomo Biviano e pubblichiamo:
In data 19 febbraio 2010, con nota prot. 6546, ho presentato un esposto al Comune di Lipari, all’Assessorato Enti Locali della Regione Sicilia e al Prefetto di Messina nel quale facevo rilevare l’illegittimità della Delibera di Giunta n.70 del 06/08/2009 “Gara per l’affidamento in concessione del servizio idrico integrato del Comune di Lipari” in quanto incorreva nel vizio di legittimità per incompetenza dell’organo Deliberante.
In sostanza, l’Amministrazione Comunale aveva avviato una procedura di gara per l’affidamento esterno dell’intero servizio idrico integrato (fatturazione, gestione, manutenzione, riscossione, piani di previsione del fabbisogno e delle spese, ecc.), e non , quindi, la sola gestione delle reti e la loro manutenzione, senza, però, nessun provvedimento amministrativo adottato dal Consiglio Comunale.
La legge (art. 32 L. 142/90), infatti, prevede che la decisione di affidare all’esterno la concessione di qualsiasi pubblico servizio debba necessariamente essere approvata dall’organo di vertice, qual è nell’organizzazione comunale il Consiglio (non a caso definito dalla stessa normativa “organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo”).
Dopo ripetute diffide, scritte e verbali, inviate al Sindaco di Lipari, ricevo in data odierna e per conoscenza una nota del responsabile del Servizio idrico, Geom. Alessandra Dal Zotto, indirizzata alla Prefettura di Messina, nella quale “si comunica che con Delibera di Giunta n.131 del 29/11/2010 sono state annullate in autotutela tutti gli atti e provvedimenti inerenti la concessione del Servizio idrico integrato del Comune di Lipari”, compresa la stessa Delibera di Giunta n. 70 del 06/08/2009, ai sensi dell’art. 21 nonies della L. n. 241/1990 e s.m.i. .
E’ evidente che l’Amministrazione Comunale aveva cercato, per l’ennesima volta, di bypassare quelle che sono le prerogative del Consiglio Comunale su un argomento di così tale importante dove, tra l’altro, lo stesso Consiglio Comunale aveva già espresso, attraverso un o.d.g. del maggio 2009, la volontà di gestire il servizio in house o attraverso un società a maggioranza pubblica.
Come dice un vecchio detto “non c’è peggior sordo di chi non voglia sentire”……. , anche se alla fine, grazie a quel lembo di democrazia e giustizia che ancora sopravvive, sono stati stavolta costretti ad aprire le orecchie.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere Comunale del PD)