Concluso il travagliato cammino del regolamento per l'installazione e l'esercizio degli impianti per la telefonia mobile e per la trasmissione in standard dvb-h. Nonostante l'amministrazione avesse presentato ben 22 emendamenti, la proposta di delibera ha superato l'esame del voto con l'unanimità dei presenti in aula (Maisano, Santo Napoli, Di Bella, Abramo, Santi Michele Saraò, Materia, Cento, Gitto, Foti, Scicolone, De Gaetano, Formica, Marano, Bagli, Italiano, Antonio Napoli ed Orazio Saraò).
I chiarimenti tecnici sugli emendamenti, che peraltro erano stati dati in commissione consiliare, sono stati riproposti, a richiesta, in sede di trattazione dell'argomento dall'architetto Torre, anche se non è stata data risposta al consigliere Giuseppe Doddo il quale intendeva sapere se la natura degli emendamenti fosse "tecnica, o politica". L'importante comunque è che il Comune si sia finalmente dotato di uno strumento fondamentale per la regolamentazione di un servizio reso dai gestori di telefonia mobile e che adesso disciplina dove e come autorizzare l'installazione degli impianti. Con un precedente regolamento, come ha ricordato Torre, erano stati individuati alcuni siti, con divieto assoluto per altre localizzaziuone, ma la decisione non era nello spirito della legge per cui si è reso necessario dotarsi di altro regolamento con la conseguenza che nelle more il Comune è rimasto privo per anni di qualsiasi disciplina. Adesso, con il regolamento approvato, sono fissate anche le modalità con cui i gestori possono interloquire con l'amministrazione comunale.In sede di discussione non sono mancati riferimenti però ad altre forme di inquinamento, oltre quello causato dalle antenne per la telefonia mobile, tant'è che il consigliere Carmelo Formica ha auspicato un'apposita ordinanza della Capitaneria di porto per evitare l'uso del radar alle imbarcazioni, se ci sono le condizioni di sicurezza, nel momento in cui fanno ingresso nel bacino portuale; ma ha aggiunto Francesco Cusumano, dovrebbero spegnere anche i motori durante la notte.
La problematica, come è risaputo, riguarda fortemente Lipari. Ma, nonostante le sollecitazioni, tutto tace!
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