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venerdì 9 settembre 2011

Amministrazione & Depuratore: un frammento di storia (di Aldo Natoli)

La serata con la quale il Centro Studi ha festeggiato il noto cantautore e scrittore eoliano Benito Merlino, divenuto famoso in Francia, e non solo, mi ha riportato alla mente quanto è accaduto negli anni ’70. Essendo stata prevista nel Programma di Fabbricazione la collocazione del dissalatore nella Fossa di Capistello di Lipari, l’Amministrazione Comunale dell’epoca ha progettato  l’impianto e riuscì ad ottenere un finanziamento da parte della Regione Siciliana. La realizzazione, che ovviamente deturpava la Fossa,  ha subito parecchie contestazione da parte di Italia Nostra, di alcuni Consiglieri Comunali ed in particolare da Benito Merlino che aveva ereditato dal fratello, il Prof. Celestino, la casa padronale con la chiesetta di Gibilimanna ed alcuni beni etno-antropologici, che sovrasta l’anfiteatro naturale di Capitello. Benito aveva anche proposto all’Amministrazione Comunale la realizzazione di un’opera alternativa : un centro culturale, teatro all’aperto e museo della cultura materiale eoliana presentando un progetto di massima redatto dall’Arch. Sergio Brema , docente di progettazione urbanistica al Politecnico di Milano. Ma nell’estate del 1977 si sprigionò sull’isola un grande incendio che colpì in modo particolare la zona della Fossa di Capitello  costringendo lo stesso Benito Merlino e la sua famiglia a raggiungere la sottostante baia. Miracolosamente la chiesetta di Gibilimanna resistette al fuoco devastatore. L’accaduto ha ispirato il cantautore,  a comporre un “oratorio popolare” dal titolo “Gibilimanna è salva”. Un dialogo tra l’ulivo saraceno colpito a morte con  la Madonna. Un “parlato” di amore e di speranza tra il figlio che muore e la madre che lo consola e piange smarrita. La musica-poesia di Merlino, che vuole essere anche un grido di  protesta, ritenendo che l’incendio sia stato provocato per affrettare la realizzazione del depuratore, raggiunge presto alti livelli, anche per la qualità del prodotto musicale, e scuote gli animi di molti. Cosichè l’Amministrazione Comunale, saggiamente amministrata, dinanzi al crescendo di proteste ha abbandonato l’idea progettuale di collocare l’impianto nella Fossa. Oggi purtroppo, per la collocazione del depuratore a Canneto Dentro, e non solo,   la situazione è molto cambiata.  La musica di Merlino ha lasciato il posto alla “carta bollata” ed a un crescendo di proteste. Ma questa Amministrazione  Comunale, insensibile alle “voci” del popolo, a differenza delle altre, intende portare avanti le proprie iniziative rifiutando ogni confronto, ignorando che la Storia sarà giudice severo dell’operato di coloro  che sono preposti a tutelare principalmente gli interessi dei cittadini.

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