I comuni siciliani riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità chiedono alla Regione Siciliana un’interlocuzione privilegiata.
Si è tenuto stamani, al Municipio di Piazza Armerina, un incontro, promosso dal sindaco di Piazza, Carmelo Nigrelli, cui hanno partecipato gli amministratori di Scicli, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Lipari.
“I siti Unesco siciliani sono gli ambasciatori della Sicilia nel mondo, e del suo core business –ha dichiarato Nigrelli-. A fronte di questo ruolo di primo piano nella proiezione dell’immagine dell’isola nel mondo, il ruolo che la Regione ci riconosce non è adeguato. Viene meno il principio di riverberazione del concetto di eccellenza: i siti Unesco hanno sono il fiore all’occhiello della Sicilia, ma fuori dalla Sicilia. La Regione siciliana non adotta misure adeguate per tutelarli e valorizzarli”.
Il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, nella veste anche di Presidente del Distretto culturale del Sudest ha rimarcato l’importanza di un’interlocuzione con la Regione della fase di elaborazione delle politiche turistiche e di promozione dei territori, anche grazie ai finanziamenti europei, ancora attingibili fino al 2013.
Affrontato il tema del riconoscimento dei 27 distretti turistici tematici e territoriali da parte della Regione. Da 16 mesi si attende tale riconoscimento, che ha il demerito di promuovere tutti i candidati, senza operare una scrematura di qualità, accontentando tutti e svuotando di significato il riconoscimento stesso.
Val la pena di ricordare che il Sudest è accreditatario di un finanziamento di un milione di euro, il più alto in Italia, non ancora spendibile proprio in ragione del mancato riconoscimento di Distretto turistico tematico da parte della Regione Siciliana.
“La Regione non può pensare di spalmare a pioggia i soldi per la promozione turistica –vedi la fallimentare gestione del circuito del Mito-, ma deve puntare alle eccellenze”, ha dichiarato il sindaco Venticinque.
I luoghi di Montalbano, le Eolie, la Venere di Morgantina, la Villa del Casale, il barocco del Sudest sono attrattori turistici in grado di fare massa critica e di giustificare una vacanza lunga dove i percorsi culturali facciano da pendant al turismo balneare.
“Tolto il mare –ha aggiunto Nigrelli- la Sicilia non è una Regione a turismo maturo, come la Toscana, dove si torna tre, quattro volte in vacanza, per apprezzare quello che comunemente viene il museo diffuso. Occorre potenziare le eccellenze, e i siti Unesco sono le eccellenze”.
I sindaci di Scicli e Piazza, insieme agli assessori Annamaria Sammito, di Modica, Paolo Sandalo, di Palazzolo, e Francesco Terranova, di Noto, hanno infine espresso solidarietà al sindaco di Lipari, Mariano Bruno, costretto a fare i conti con la perdita di cento posti di lavoro nelle cave di estrazione della pietra pomice (l’Unesco ha imposto la chiusura delle cave, a pena di togliere il riconoscimento), senza che la Regione abbia previsto misure compensative in favore dell’isola. (Ondaiblea).
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