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martedì 20 marzo 2012
Corte dei Conti "Basta con il precariato"
Forte è la preoccupazione della Corte per la «rilevante mole» di personale precario presso i Comuni siciliani di piccole dimensioni, i cui bilanci denotano spesso criticità di ordine finanziario dovute anche all'elevata spesa di personale. Ciò quanto emerge dell'indagine sulle politiche attive del lavoro e sul precariato in Sicilia curata dal magistrato Giuseppa Cernigliaro che ha esaminato il fenomeno del precariato in Sicilia, segnalando le conseguenze finanziarie prodotte dall'assorbimento di personale precario con un consistente aumento della spesa corrente anche originata dalla stabilizzazione di un elevato numero di lavoratori. Evidenziato «l'appesantimento, a regime, delle strutture burocratiche locali e ciò in antitesi rispetto ai principi di razionalizzazione e di alleggerimento della pubblica amministrazione». Peraltro, «l'esigenza di assicurare un impiego ai lavoratori da stabilizzare impedirà per lungo tempo nuove immissioni di giovani qualificati ponendo in essere un inevitabile conflitto generazionale». Quindi, la raccomandazione finale della Corte dei conti: «Va assolutamente evitata la creazione di ulteriore precariato che fatalmente porrebbe il problema della proroga e successivamente della stabilizzazione».
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