leggo su “la Repubblica”
di oggi, pagina di Palermo, un
articolo, a firma di Manuela Modica, dal titolo “Salina, la giunta si aumenta
lo stipendio nell’isola che moltiplica le spese per tre” nel quale si commenta
l’aumento delle indennità degli amministratori operata dal Comune di S. Marina
Salina. A parte l’aumento delle indennità che non condivido, ancorché fosse previsto
da una specifica disposizione di legge, non mi sorprende la discussione su
l’esistenza di tre Comuni nella stessa isola, elemento rimarcato da tutti
quelli che casualmente si occupano di Salina, ma spesso abbondonato da chi
approfondisce la nostra storia, la nostra tradizione e la nostra identità.
Vorrei precisare subito che il Comune di Leni ha escluso dalla propria
programmazione edilizia la realizzazione di una scuola media, ritenendo giusto
che gli studenti di Leni frequentino la scuola media di Malfa – uno dei tre
Comuni di Salina - per formarsi assieme agli altri ragazzi dell’isola, mentre l’altro
Comune di Salina si è opposto con fermezza all’accorpamento della propria
Scuola media frequentata da soli nove studenti in un'unica aula, preferendo il
loro isolamento alla socializzazione con gli altri studenti dell’isola e a
scapito di una efficace didattica. Vorrei precisare ancora che il Comune di
Leni, per razionalizzare la spesa pubblica ha deliberato di uscire da tutte le
società partecipate, mentre non mi risulta che abbiano fatto la stessa cosa gli
altri Comuni dell’Isola.
Precisato ciò, vorrei
sottolineare il principio che le autonomie locali - e specificamente i comuni
che sono il principale punto di riferimento e di aggregazione della popolazione
- garantite dalla costituzione possono essere oggetto di modificazioni, ma
soltanto col supporto della volontà popolare, senza la quale si riproporrebbero
metodi di sapore autoritario; le tre autonomie locali di Salina, non possono
essere trattate, tout court, come spreco di risorse, in quanto ciò è tutto da
dimostrare con i dati consolidati delle spese dei comuni con popolazione pari
al numero dei nostri residenti e le spese dei tre Comuni di Salina.
Per ciò che riguarda,
infine, la possibilità di “consorziare i servizi” auspicherei che questo
argomento fosse trattato, da parte di chi, nella propria lungimiranza e
buonafede ne senta la necessità, con proposte concrete e non quando viene
sorpreso con le mani nella marmellata!
Leni, lì 14.03.2013
Riccardo Gullo (Sindaco di Leni)
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