“La classe dirigente di questo paese – continua Crocetta – si salva solo con una azione riformista. Se invece si annida tra i privilegi, sara’ la gente che ci verra’ a cacciare. Significa che non abbiamo il cuore attento a quello che pulsa nel Paese”.
“Mi auguro che questo ddl possa trovare una approvazione unitaria e che non ci sia una richiesta di voto segreto“. Ha poi detto il presidente della Regione. “Bello dire ai siciliani con chiarezza per cosa si vota o cosa non si vota”, ha aggiunto. “Chi chiedera’ il voto segreto credo che voglia affossare una riforma che ci fara’ apparire come la Sicilia di sempre che vuole continuare a sperperare e non innovare”. E ancora: “Vogliamo una regione che diventi esempio per il paese e che da sola riesca a sollevarsi. Che riesca a fare meglio e prima delle altre regioni. Ho incontrato ieri il presidente dell’Upi – ha concluso Crocetta – e mi ha detto che guarderanno con attenzione il modello della Sicilia. Perche’ le Province cosi’ come sono non possono andare. In questa trasformazione non possiamo non attenerci alla nostra costituzione, che e’ lo Statuto”.
“Daremo il parere di merito su tutti gli emendamenti che verranno presentati al ddl province. Riunirò la commissione Affari istituzionali lunedì pomeriggio alle 16,00 per vagliare ogni singolo emendamento prima del voto in Aula. E’ evidente che il testo proposto dal governo abbisogni di miglioramenti, non a caso nel mio incontro con il Commissario dello Stato avevo affrontato il tema della costituzionalità della legge che abolisce le province. Temo che il gioco dell’oca che ha riportato il vecchio testo alla partenza dell’Aula possa trovare sul percorso del ddl migliaia di emendamenti contro i 194 su cui si poteva ragionare serenamente, soprattutto perché intervenivano su un testo che rinviava il turno elettorale e prevedeva la disciplina dei nuovi consorzi di comuni dopo un periodo di commissariamento. Ora però temo imboscate”. Lo afferma Marco Forzese, presidente della I commissione legislativa dell’Ars e deputato del gruppo “Democratici e riformisti per la Sicilia”.
“Mi auguro che questo ddl possa trovare una approvazione unitaria e che non ci sia una richiesta di voto segreto“. Ha poi detto il presidente della Regione. “Bello dire ai siciliani con chiarezza per cosa si vota o cosa non si vota”, ha aggiunto. “Chi chiedera’ il voto segreto credo che voglia affossare una riforma che ci fara’ apparire come la Sicilia di sempre che vuole continuare a sperperare e non innovare”. E ancora: “Vogliamo una regione che diventi esempio per il paese e che da sola riesca a sollevarsi. Che riesca a fare meglio e prima delle altre regioni. Ho incontrato ieri il presidente dell’Upi – ha concluso Crocetta – e mi ha detto che guarderanno con attenzione il modello della Sicilia. Perche’ le Province cosi’ come sono non possono andare. In questa trasformazione non possiamo non attenerci alla nostra costituzione, che e’ lo Statuto”.
“Daremo il parere di merito su tutti gli emendamenti che verranno presentati al ddl province. Riunirò la commissione Affari istituzionali lunedì pomeriggio alle 16,00 per vagliare ogni singolo emendamento prima del voto in Aula. E’ evidente che il testo proposto dal governo abbisogni di miglioramenti, non a caso nel mio incontro con il Commissario dello Stato avevo affrontato il tema della costituzionalità della legge che abolisce le province. Temo che il gioco dell’oca che ha riportato il vecchio testo alla partenza dell’Aula possa trovare sul percorso del ddl migliaia di emendamenti contro i 194 su cui si poteva ragionare serenamente, soprattutto perché intervenivano su un testo che rinviava il turno elettorale e prevedeva la disciplina dei nuovi consorzi di comuni dopo un periodo di commissariamento. Ora però temo imboscate”. Lo afferma Marco Forzese, presidente della I commissione legislativa dell’Ars e deputato del gruppo “Democratici e riformisti per la Sicilia”.
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