Da un paio di giorni è apparsa magicamente online una bozza di regolamento che emenderebbe l’applicazione della tassa di sbarco per il 2014 nelle sei isole delle Eolie amministrate dal Comune di Lipari.
Il 27, questo regolamento, sarà sottoposto all’attenzione della competente commissione consiliare. Mentre il 30 dicembre sarebbe stato sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale. Il condizionale è d’obbligo perché lo stop di Napolitano sul "D.L. Salva Roma" rimette momentaneamente tutto in discussione.
L’approvazione potrebbe, comunque, arrivare ugualmente col decreto Milleproroghe.
Occorre premettere – evidenzia Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e isole minori Sicilia - che l’aumento sulla tassa di sbarco ci era stato inizialmente presentato come una necessità connessa alla “regolamentazione” del turismo mordi e fuggi che in alcuni periodi dell’anno risultava particolarmente impattante, soprattutto sulle isole più piccole, creando dei temporanei sovraffollamenti che mandano in tilt i servizi pubblici locali e che sempre più raramente producono un adeguato ritorno economico per il territorio. La ratio della norma si estende, invece, prosegue Del Bono, indistintamente a tutti i visitatori. Siano essi turisti (quindi pernottanti) che escursionisti (visitatori giornalieri), con un importo che, la bozza di regolamento comunale proposta, aumenterebbe € 5 per l’intera stagione turistica: dall’1 aprile al 31 ottobre.
Pur consci della necessità del Comune di Lipari di far cassa - sia per far fronte ai tagli regionali e statali ma anche al fine di evitare, in seguito, l’aumento di altri tributi che graverebbero inevitabilmente sui cittadini e sulle attività produttive - non possiamo non rilevare, sottolinea Del Bono, l’impatto che una simile applicazione della tassa di sbarco rischierebbe di avere sul nostro turismo, soprattutto, nei mesi di bassa stagione ed, in particolare, sulla clientela gruppi.
Lo abbiamo dichiarato più volte. Non siamo, in linea di principio, contrari alla tassa di sbarco. Questa deve però essere applicata con estrema cautela e, per non avere effetti negativi sui visitatori, è opportuno far corrispondere, al versamento da parte del visitatore di qualsiasi importo, un segnale tangibile e adeguatamente comunicato di miglioramento dei servizi sul territorio.
Attendiamo, comunque, di incontrare ufficialmente l’Amministrazione per formulare delle controproposte anche alla luce di dati e statistiche certe che potrebbero rilevare un potenziale di passaggi ben superiore rispetto a quanto sin qui registrato ai fini del versamento della tassa di sbarco.
Questo consentirebbe di spalmare su un numero decisamente maggiore l’attuale fabbisogno del Comune di Lipari, stimato in circa due milioni di euro.
Appare, inoltre, opportuno entrare nel merito degli importi previsti per la bassa stagione e delle esenzioni proposte nella bozza di regolamento.
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