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domenica 22 dicembre 2013

Protezione dell'arenile e dell'abitato di Unci. Il geometra Mollica "Sindaco non gettiamo altri soldi a mare"

Carissimo Sindaco, circa 30 anni fa, quando per conto della Pumex S.p.A. seguivo le pratiche del Demanio Marittimo, mentre a Canneto erano in corso i lavori di posa dei tetrapodi, nel corso di una delle telefonate avute con l’ing. Romano delle OO.MM. di Palermo, questi ebbe a dirmi: “Geom. Mollica, dica all’Ass. Ziino che i tetrapodi saranno posizionati fino al campeggio”. Questo perché , ho pensato, l’opera interferisce con lo scalo di alaggio dell’allora “SEN” Societa Eoliana di Navigazione.
Finalmente, dopo le mareggiate ed erosioni degli ultimi anni, viene dato incarico all’Ing. Nino Sutera di approntare un progetto per la protezione dell’arenile e delle case di Unci, elaborato che venne rassegnato un paio di anni fa, determinando grossi mugugni e lamentele tra la popolazione in quanto si veniva a deturpare con grande ammasso di pietre, il tratto piu’ bello e piu’ riservato della spiaggia di Canneto.
Lei, sig. Sindaco, ultimamente ha fatto revisionare il progetto sulla falsa riga di quanto io proponevo da vent’anni, solo che la chiusura degli scogli con l’ultima versione punta verso la “Calcara” invece che sulla direzione “Sea Light”.
Nell’ultimo incontro avuto con Lei al Comune, mi disse che l’allineamento “Sea Light” non era fattibile perche’ incontrava una prateria di “Posidonia”, ed io Le risposi che se vero quanto certificato dalle indagini e perizie varie, trattandosi di modeste quantita’, era possibile spostarla per trapiantarla poco può fuori, come si fa nelle risaie.
Ieri, per caso sul sito www.flashearth.com, ho scoperto che l’erba che si vede dal satellite come una macchia piu’ scura e’ appena fuori dalla traettoria.
Pertanto, Le chiedo, non buttiamo altri soldi a mare!!
Elio Mollica

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