Si avvicina il 31 gennaio con la festa di San Giovanni Bosco e continua la nostra riflessione sul mondo giovanile.
Quando circa 25 anni fa Mons. Francesco Miccichè, ultimo Vescovo di Lipari, mi chiamò per chiedermi di occuparmi della catechesi agli adolescenti che, a quel tempo, nell’isola era in crisi, mi disse di pregare prima di accettare, perché avrei avuto molte gratificazioni ma aggiunse queste testuali parole: “preparati alla solitudine, all’incomprensione e all’abbandono”. In tutti questi anni “bocconi amari” ne ho digeriti tanti ma quello che mi ha fatto andare avanti è incontrare gli occhi e il sorriso dei nostri ragazzi, è sentirmi utile per dare loro un luogo sano dove incontrarsi e trovare sempre qualcuno pronto ad ascoltarli. La forza della Parola di Dio che ho ricevuto anche nell’esperienza del cammino Neocatecumenale, oltre che tutta la formazione che nel tempo ho sentito il bisogno di avere, mi ha dato l’energia per risollevarmi da ogni frustata, da tanti pregiudizi, da tante girate di spalle… nella convinzione, tutt’ora viva, che Dio ama i giovani molto di più di quanto possiamo fare noi e che avrebbe portato avanti la Sua opera.
La festa del 31 gennaio è un modo per ringraziare Dio per l’opera che ogni giorno compie, per la sua Provvidenza che sempre ci rinnova e spero che ci ritroviamo tutti uniti perché nel SORRISO DI OGNI RAGAZZO c’è la vera speranza di questo mondo.
Oggi è un giorno speciale: a Mons. Francesco Miccichè gli auguri più sentiti per il suo 25° anniversario di ordinazione episcopale che coincide anche con il 25° anno di attività del Centro Giovanile da Lui promosso e seguito con affetto paterno.
Alla prossima puntata dal titolo: LA BESTEMMIA…nessuna “controindicazione”?
Gianna e gli animatori del Centro Giovanile di Lipari
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