LIPARI - SALVATORE SARPI
Tiene banco nelle Eolie, così come d'altronde in tutte
le isole siciliane collegate dalla Compagnia delle Isole, la sentenza
del Consiglio di Stato che ha, di fatto, annullato l'aggiudicazione a
tale società della ex Siremar ritenendo che la controgaranzia
fideussoria prestata, ai tempi della gara, dalla Regione a Unicredit,
a sua volta garante di CdI, si sia risolta in un vantaggio economico
per Compagnia delle Isole e, prima ancora, abbia implicato
un'alterazione della parità di condizioni del confronto
concorrenziale dei partecipanti alla procedura, "con conseguente
violazione delle norme”.
Per il Consiglio di Stato "sia la
dichiarazione del 31 gennaio 2012 del Ragioniere generale della
Regione Sicilia, nella quale si fa riferimento espresso al ritiro
dell'atto del 12 ottobre 2011, sia la nota di Unicredit del 3
febbraio 2012, nella quale pure si conferma la restituzione della
controgaranzia del 12 ottobre 2011, conducono ragionevolmente a
ritenere che, alla data del 13 ottobre 2011, la controgaranzia della
Regione Sicilia fosse ancora sussistente".
Dicevamo che la
sentenza è al centro dell'attenzione e un incontro, già programmato
a Palermo, è stata l'occasione per i sindaci isolani per chiedere
certezze per il futuro.
“Certezze- che come sottolinea il sindaco
di Santa Marina Salina e coordinatore Ancim Sicilia, Massimo Lo
Schiavo – alla Regione non sono, al momento, in grado di dare”.
“Durante un incontro con il dottor Giovanni Arnone e con la
dottoressa Salvatrice Severino (dirigenti regionali dei settori
infrastrutture, mobilità e dei trasporti)- ci dichiara Lo Schiavo-
ho chiesto sia chiarimenti su cosa ci attende, alla luce di questa
sentenza, e, principalmente, il mantenimento degli attuali standard
di collegamento. Per il futuro una regia unica nel settore trasporti
che consenta alle isole di presentarsi ai vari eventi (Borse del
turismo ecc.) con certezze e non con dubbi come accade adesso. Ci
siamo, quindi, aggiornati per la prossima settimana”.
Di
“inquitetanti effetti alla luce di quanto riportato dalla stampa a
seguito della sentenza del Consiglio di Stato che
vedrebbe la “gara Siremar da rifare” parla Christian Del Bono,
presidente di Federalberghi Eolie e delle isole minori siciliane.
“Ad oltre un anno e mezzo di distanza dall’aggiudicazione del
servizio e dopo almeno altri cinque anni di preparazione e gestazione
dell’infinita procedura di privatizzazione- afferma Del Bono- ci
ritroveremmo di fatto all’anno zero. In questo caso non potremmo
che rinnovare il nostro sconcerto per la superficialità procedurale
dell’intero iter di privatizzazione e per le notevoli mancanze sul
piano politico che da anni interessano la vicenda Siremar.
Auspichiamo - conclude Del Bono - urgenti e convincenti
rassicurazioni da parte dell’Assessorato Regionale al Turismo e dei
vertici della compagnia, anche al fine di evitare ulteriori danni di
immagine”.
E' chiaro che, al di là, di quello che potrà essere
il ruolo della Regione siciliana la “palla” il Consiglio di Stato
l'ha passata al Ministero dello Sviluppo economico, organo, che a
suo tempo, ha proceduto all'aggiudicazione della gara a favore di
CdI.
La sentenza che ha annullato la gara mette in forse anche il
valore di quel 43 per cento di azioni CdI che l'assessore al
Bilancio, Luca Bianchi e il governatore Rosario Crocetta, con una
delibera di pochi mesi fa avevano deciso di mettere in vendita.
Ancora aperta, inoltre, la procedura di infrazione della Commissione
Europea verso lo Stato italiano sempre su questa operazione.
Intanto
oggi i mezzi CdI saranno interessati dallo sciopero indetto dalle
organizzazioni sindacali di categoria. Saranno garantiti solo i
cosidetti “collegamenti essenziali”.
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