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mercoledì 12 febbraio 2014

CdI e sentenza del Consiglio di Stato. L'articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud di oggi

LIPARI
SALVATORE SARPI
Il Consiglio di Stato ha “bocciato” la vendita della compagnia di navigazione Siremar (Siciliana regionale marittima) alla società CdI (Compagnia delle isole). L'organo supremo della giustizia amministrativa si è pronunciato favorevolmente sul ricorso presentato dalla Società di navigazione siciliana che aveva visto, a suo tempo, sfumare l'acquisto della compagna di navigazione (del ramo ex Tirrenia) finita a Compagnia delle Isole (controllata dalla Regione Siciliana e dal gruppo armatoriale Lauro) per 69 milioni di euro. Nel mirino del ricorso una controgaranzia fidejussoria prestata dalla Regione siciliana a Unicredit, a sua volta garante di Compagnia delle Isole, e ritenuta "illegittimo aiuto di Stato". Tesi che ha trovato riscontro nella sentenza del Consiglio di Stato. 
Carlo Morace, il legale che ha assistito Società di navigazione siciliana nel ricorso , non ha dubbi "questa sentenza stabilisce di fatto che la gara stessa è da rifare. Il verdetto sancisce inoltre la correttezza del comportamento del Commissario Giancarlo D'Andrea che aveva inizialmente valutato migliore l'offerta di Sns." 
Cosa accadrà adesso? La risposta la si trova già in una parte della sentenza del Consiglio di Stato ovvero laddove è scritto "resta nella competenza degli organi dell'amministrazione straordinaria di Siremar dar corso agli adempimenti per concludere la procedura di cessione del ramo d'azienda Siremar nel rispetto dei principi di diritto desumibili dalla presente sentenza e dalla normativa nazionale ed europea". Un passaggio chiaro e preciso che porta verso una gara da rifare. Resta da capire in che tempi ciò potrà accadere e ci si augura che la “testardaggine” con la quale si è voluto procedere, a suo tempo, nell'assegnazione della gara, nonostante da più parti era stato sollevata la possibilità che nella controgaranzia fideiussoria si potesse configurare un “aiuto di Stato” , non porti conseguenze sui cittadini isolani e sulla programmazione della stagione turistica. Ricordiamo che più volte l'Unione Europea è intervenuta, in altre occasioni, a sanzionare questa tipologia di aiuto. 
Per la cronaca Compagnia delle isole è attiva nei collegamenti marittimi per le isole siciliane dal primo agosto 2012. Intanto su CdI “pesa” il testo del durissimo documento con il quale le organizzazioni sindacali di categoria hanno programmato per il 13 Febbraio uno sciopero di 24 ore del personale di questa Compagnia. “Le organizzazioni sindacali – si legge nella nota a firma di Franco Spanò (Filt Cgl), Franco lo Bocchiaro (Fit-Cisl) e Pippo D'Anniballe (Usclac-Uncdim-Smacd) – hanno proclamato una nuova giornata di sciopero poiché, dopo mesi, Compagnia delle isole rimane ancora arroccata nelle sue posizioni di violazione del C.C.N.L. . La stessa- si legge- ha adottato interpretazioni restrittive, come non mai nella storia recente e passata, sullo scomputo dei riposi in licenza da imbarcati e sul diritto al mancato riposo ricorrendone i termini, tagliando così diritti e retribuzione. L'azienda ha introdotto la pesante decurtazione del "superminimo non assorbibile" garantito dall'accordo nazionale, anche in questo caso, con una esclusiva interpretazione retroattiva e penalizzante per i lavoratori. Tutto questo- concludono i sindacalisti- malgrado un accordo di secondo livello, condiviso dal sindacato, che ha introdotto una contrattazione innovativa fondata sulla produttività e sulla valorizzazione della professionalità. Accordo in base al quale c'eravamo illusi di inaugurare un periodo di pace sindacale”. 

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