Abbiamo letto del "promemoria" del segretario Saverio Merlino all'amministrazione su di un evento culturale in grado di valorizzare il patrimonio culturale delle nostre isole su cui siamo d'accordo.
Nulla da dire sulla necessità di promuovere queste isole grazie al loro patrimonio storico-culturale ma riteniamo che, invece di puntare su progetti sicuramente dal costo "pesante", si potrebbe puntare sul lavoro e sui progetti di associazioni che operano in silenzio proprio per realizzare e mettere in cantiere delle iniziative culturali per la valorizzazione delle isole Eolie.
Parliamo, per esempio, del coordinamento delle associazioni culturali eoliane che hanno promosso gli appuntamenti culturali "Lipari, l'isola della bellezza colta".
Nel corso di questi mesi il centro Studi Eoliano, il Museo del Cinema, Nesos, gli amici del Museo archeologico Luigi Bernabò Brea, la Federalberghi delle Isole Eolie, la Consulta Giovanile, l'associazione Castellaro, Legambiente Eolie, Blog7isole, hanno svolto una decina di conferenze nelle quali sono state illustrate le ultime scoperte archeologiche ed esaltato il patrimonio archeologico custodito dal Museo Archeologico Eoliano, da parte degli archeologi Umberto Spigo e Maria Clara Martinelli.
Abbiamo assistito alla conferenza sui Cnidi e la colonizzazione delle Eolie da parte dei greci condotta dallo storico liparoto Pino La Greca; abbiamo assistito alla presentazione delle iniziative sul cinema da parte del Centro studi, con i "Corti"; abbiamo ascoltato le esperienze dei giovani eoliani che hanno prodotto quattro interessantissimi cortometraggi; si è parlato di cinema, Eolie e turismo con Lino Natoli, Pietro Lo Cascio, Flavia Grita, Pino La Greca, Nino Saltalamacchia, Daniele Cannistrà, Sara Basile, Katia Cortese, Gabriele Furnari Falanga, ed i tanti giovani della consulta giovanile, con la richiesta di Federalberghi delle isole Eolie di promuovere un convegno con lo stesso argomento; assisteremo nei prossimi appuntamenti ai dibattiti sulla storia moderna delle Eolie, dal confino coatto e antifascista, alle giornale di Filicudi, alle pagine scritte su Lipari da Curzio Malaparte.
Grazie a tali iniziative si sono tenute due conferenze rivolte ai ragazzi delle III media di Lipari, accompagnati dagli insegnanti che hanno assistito ad alcune conferenze. Il tutto a costo zero per la nostra comunità, con il lavoro volontari di soci, presidenti di associazioni, storici, archeologi.
Un paio di domande sono d'obbligo:
Perché cercare quello che c'è già? Perché snobbare il lavoro di una decina delle associazioni più rappresentative della cultura delle isole Eolie, alcune quelle quali hanno esperienze trentennali nella organizzazione di eventi culturali con rapporti e legami con giornalisti, registri, attori, scrittori di fama nazionale ed internazionale?
Perché l'amministrazione, facendo tesoro di questa esperienza, non coinvolge le associazioni per programmare delle azioni sinergiche in grado di promuovere il turismo culturale nelle nostre isole?
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