Carissima
Suor Floriana,
chi
avrebbe mai immaginato che gennaio sarebbe stata l’ultima volta che
ti avremmo vista e che ti avremmo avuta tra noi sempre, anche in
quell’occasione piena d’iniziative con una incredibile forza
trainante.
Io
non so quanti di noi delle nostre isole siamo stati veramente
consapevoli della Tua preziosissima presenza. Sei passata tra di noi
con iniziative e realizzazioni di tutti i generi per inneggiare alla
vostra Madre fondatrice Madre Florenzia, altro miracolo del buon
Dio,e alla cui beatificazione Tu tenevi particolarmente.
Le
nostre suore sempre là piccole, modeste e silenziose che hanno
cresciuto e crescono i nostri figli e delle quali ci dimentichiamo
sempre. Però chi potrà mai dimenticare anche suor Maria quando
cinquant’anni fa mi telefonava nel pomeriggio e mi diceva: sig.ra
Caterina ma si è dimenticata dei bambini? Perché i miei figli Erik
e Edoardo a volte rimanevano lì fino a tardi accolti con affetto,
così come sicuramente avviene ancora oggi per tutti i bambini. Un
dono di Dio.
Sei
passata tra noi leggera come una libellula volando come un angelo
oltre la tua fondatrice, le tue suore, i tuoi bambini, le tue
consorelle d’oltre oceano che hai amato profondamente, queste Isole
e immeritatamente noi tutti.
Carissima
se non fosse per il pensiero di Michele Giacomantonio, che mi porta
ad immaginarti, già da venerdì nei prati fioriti del cielo insieme
a tutti coloro che abbiamo amato, a mamma mia e perché no magari
papà che fuma in un angolo il suo inseparabile sigaro, ti direi che
siamo inconsolabili.
Grazie
per tutto.
Caterina
Conti.
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